Due giornate dedicate alle più recenti ricerche archeologiche. L’Acropoli di Velia e il Museo Archeologico Nazionale di Paestum sono state le location che hanno ospitato la presentazione dei nuovi scavi nei due siti campani più rinomati a sud di Salerno. Appuntamenti di grande rilievo sia scientifico che culturale, finalizzati non solo ai risultati delle ultime campagne di scavo, ma anche al confronto tra ricercatori, studiosi e professionisti del settore per approfondire la storia di Velia e quella di Paestum.
L’iniziativa è stata organizzata dai Parchi Archeologici dei due siti cilentani e ha visto il coinvolgimento della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino e le Università che conducono le ricerche in regime di concessione ministeriale, tra cui la Federico II di Napoli, l’Università degli Studi di Salerno e Atenei internazionali. Nella due giorni è stato fatto il punto sugli scavi più recenti, che in particolare a Velia rientrano in un più ampio progetto di tutela e valorizzazione del sito, caratterizzato da un approccio multidisciplinare che coniuga tradizione e innovazione. Al centro dell’incontro di Paestum, invece, focus sulle ricerche presso il Santuario Settentrionale, lo scavo dell’Impianto Termale e le Terme sul Foro.
Risultati che raccontano non solo la storia dei due siti, ma anche come questa inevitabilmente si sia intrecciata con il territorio, che proprio attraverso la ricerca archeologica trova un’occasione di crescita, sviluppo e valorizzazione.