Cemento selvaggio nel Cilento, la Procura di Vallo della Lucania torna a mettere le mani nella gestione pubblica del territorio . Dopo i blitz dei mesi scorsi contro l’abusivismo edilizio nella frazioni di Alano, Ogliastro e San Marco di Castellabate, lunedì mattina sono scattate le perquisizioni da parte dei Carabinieri Forestali di Vallo della Lucania presso l’ufficio tecnico del Comune di Castellabate e le abitazioni privati e gli uffici di sette professionisti. Si tratterebbe di Adelio Nicoletta, responsabile dell’ufficio tecnico di Castellabate, e del dipendente dello stesso ufficio Andrea Galzerano, dell’architetto Maurizio Forziati impiegato nell’ufficio paesaggistico di Castellabate, del funzionario della Soprintendenza Domenico Palladino, del responsabile Suap di Vallo Antonio Santoro, dell’ingegnere di Agropoli Costabile Ianni e del geometra di Castellabate Antonio Florio. Della vicenda trapela poco ma pare che nei loro confronti ci sarebbero state solo delle perquisizioni tra incartamenti, pc e altri dispositivi in loro possesso nell’ambito di un’inchiesta che punta a fare chiarezza su alcune pratiche edilizie, in particolari permessi a costruire e relativa modalità di rilascio degli stessi. Nell’ambito del blitz di lunedì sarebbe stata sequestrata della documentazione. D’altra parte in questi mesi sono state diverse le operazioni antiabusivismo compiute sul territorio cilentano, in particolare quello di Castellabate. L’ultima in ordine di tempo portò a dieci indagati e al sequestro di due strutture in fase di costruzione destinate a diventare appartamenti ad Ogliastro e Alano . Prima ancora c’erano stati due sequestri a San Marco e ad Ogliastro, sempre costruzioni dove erano state riscontrate una serie di violazioni.Ora l’ennesimo atto con le perquisizioni al Comune di castellabate e tra i tecnici in linea con la svolta inaugurata dal procuratore Ricci che non teme di portare i controlli nei centri di amministrazione local
Daria Scarpitta