<<La nuova nomina di Feola a Commissario del Parco Nazionale del Cilento rappresenta un ennesimo grave strappo istituzionale. Un passo indietro del Governo, che continua a perdere tempo>>. Nuovo affondo dell’on. Piero De Luca sull’azione amministrativa in atto per il cambio di guardia al vertice dell’Ente di Vallo della Lucania. Questa volta nel mirino del deputato salernitano è finito il decreto con cui il ministro Fratin ha rinominato Marcello Feola commissario straordinario. << Sta andando in scena – dice – una fiction inspiegabile. Che senso ha nominare di nuovo l’ex Commissario dopo che la Regione aveva già fornito l’intesa, nell’ambito della terna proposta, sul nome del Presidente. Si è deciso di fare un’ulteriore forzatura, senza confronto con il governo campano, violando i principi essenziali di leale collaborazione ed allungando i tempi per l’insediamento del Presidente del Parco, ai danni dell’intera comunità >>. Nel frattempo il Feola si prepara a riprendere il percorso interrotto dal Tar lo scorso 22 febbraio. << Da lunedì – dice – sarò di nuovo presso la sede del Parco per garantire le funzioni che mi sono state affidate, che svolgerò responsabilmente tenendo conto delle esigenze del territorio >>, e poi ricorda: << Il mio incarico terminerà nel momento in cui sarà ultimato il procedimento in corso per la nomina a presidente di Giuseppe Coccorullo >>. Attraverso le commissioni parlamentari deve essere accertato che i requisiti del designato alla presidenza siano in regola con la legge sui Parchi e la Severino. Tra gli obiettivi di Feola, annunciati dallo stesso durante il suo primo e brevissimo mandato, favorire la sburocratizzazione del Parco. << Occorre togliere dalla legge istitutiva – ha dichiarato più volte- il doppio regime autorizzatorio, mi batterò anche attraverso un disegno di legge >>. Un traguardo sul quale punta anche Coccorullo.
antonietta nicodemo
del 2 febbraio 2023