E’ questo l’allarme concreto lanciato da Scario nella serata di venerdì dal presidente dell’Istat Francesco Maria Chelli . Aggregando velocemente i dati demografici relativi ai circa 100 Comuni del Parco del Cilento, pur sottolineando la precarietà delle inferenze quando riferite a piccoli numeri, ha messo in evidenza la misura concreta dello spopolamento a cui sta andando incontro il territorio. 20mila abitanti in meno entro il 2043.Minore natalità , maggiore attrazione dei giovani verso i centri urbani sviluppati e il danno e la marginalità sono compiute se le istituzioni del territorio non fanno al più presto qualcosa. L’importante riflessione è venuta fuori durante l’incontro organizzato sul lungomare di Scario dall’Associazione Attivamente presieduta da Vincenzo Mega attorno al libro di Giuseppe Vita dal titolo “La questione settentrionale. Disparità e disuguaglianze nell’Italia che cambia”. L’opera , che si incentra sull’analisi economica di quell’Italia del Nord , più varia di quanto si è soliti ritenere, con sacche di marginalità e debolezza nelle aree rurali simili a quelle del Sud, inevitabilmente ha portato a sollevare interrogativi e considerazioni sulla eterna questione meridionale. Ricco il tavolo dei relatori composto dal sindaco di San Giovanni a Piro Palazzo, dal consigliere provinciale Pasquale Sorrentino, dal presidente della Bussento Lambro e Mingardo Speranza, dal presidente del parco del Cilento Coccorullo, dal docente di statistica economica all’università al sapienza di Roma Luca Salvati, dal già parlamentare europeo Dario Tamburrano, dal consigliere regionale Franco Picarone e dal già deputato Simone Valiante.L’autore ha dato il là per un interessante confronto sul ruolo dei Comuni, sui temi del federalismo,della fiscalità, delle strategie di sviluppo, in primis quello sostenibile, della coesione sociale e del futuro della classe dirigente. Illuminanti le conclusioni del prof. Chelli che ha invitato tutti a cambiare prospettiva, a guardare avanti e ad adoperarsi di fronte a numeri che lasciano poco all’immaginazione e segnano l’inefficacia delle politiche attuate in tutti questi anni, nonostante l’apparente benessere e miglioramento raggiunto
Daria Scarpitta