Ultimi giorni d’incarico per il consiglio direttivo del parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano: il mandato dei consiglieri scadrà il 15 febbraio, quello del presidente 12 giorni dopo il 27. Il ministero dell’ambiente, a cui spetta il compito, d’intesa tesa con la regionale Campania, di indicare il nuovo presidente, non sembra avere ancora le idee chiare su a chi affidare la guida della vasta area protetta. C’è già chi ipotizza una proroga del mandato ma solo per l’attuale presidente Amilcare Troiano, almeno fino alle elezioni per il parlamento europeo. In ogni caso se il governo non procederà alla nomina entro il 27 febbraio presidente e direttivo resteranno in carica altri 45 giorni, poi, se il Ministero non avrà provveduto alla surroga del presidente o alla proroga del mandato a Troiano, alla guida del Parco sarà inviato un commissario. Insomma bisogna ancora attendere qualche giorno per comprendere se e quando giungerà a Vallo della Lucania il nuovo Presidente. Nel frattempo il direttivo uscente si affretta a completare i tanti progetti avviati e quasi certamente la prossima settimana sarà inaugurata a Teggiano, presso palazzo Maria, la succursale della sede dell’ente. Nel giro di poche settimane dovrebbero terminare anche i lavori di ristrutturazione al palazzo Mainenti a Vallo della Lucania dove faranno ritorno gli uffici del parco. “ Due tappe importanti – ricorda con soddisfazione Amilcare troiano- che, a chi critica il suo operato dice: la burocrazia ha rallentato tanti dei progetti che avremmo voluto sviluppare durante il nostro mandato. Voglio però ricordare – aggiunge Troiano– che in questi ultimi anni è stata data grande visibilità all’offerta turistica della nostra area protetta, abbiamo istituito e delimitato le aree protette, attivato due presidi slow food , aperto il centro per la biodiversità a Vallo della Lucania e attuato il piano del parco. Per noi il bilancio è più che positivo ma è chiaro che lungo un percorso amministrativo di cinque anni possono pioverci sopra anche delle critiche.. L’importante è che siano sempre costruttive”. Intanto il territorio spera che, chi salirà alla guida del parco riesca finalmente a costruire vere opportunità di sviluppo.
Antonietta Nicodemo