C’era anche Eros Lamaida, sindaco di Castelnuovo Cilento, all’incontro indetto sabato a Vallo della Lucania dalla rete de “I Cittadini del Parco” per discutere del futuro dell’area protetta. Per la prima volta, dunque, anche un rappresentante istituzionale, un primo cittadino ha abbracciato un movimento nato dal basso, dall’intraprendenza di alcuni imprenditori con l’obiettivo di presentare una propria proposta di sviluppo e un proprio candidato a Presidente del Parco, scelto nella figura del giornalista enogastronomico Luciano Pignataro. A schierarsi da parte di questa Rete che anche sabato è tornata a chiedere un nuovo Parco più incentrato su agricoltura e ambiente che non sull’edilizia,e più disposto ad ascoltare i bisogni degli imprenditori che a porre ostacoli burocratici, anche il docente universitario Pasquale Persico, storico redattore del Piano economico dell’area protetta e l’ex Presidente del Parco Giuseppe Tarallo, anche loro presenti all’incontro. Insomma, nonostante sia stato snobbato per ora da Legambiente, che non ha risposto al suo invito, questo movimento d’opinione si sta ampliando e, mentre sta studiando la forma giuridica e il logo da assumere, cerca di guadagnarsi un proprio spazio nella nomina del Presidente, sebbene non possa avere diretta voce in capitolo, ma quanto meno potere di organizzarsi e fare pressione. L’idea è che per una volta venga messa da parte la politica e che non si segua il criterio secondo il quale la Presidenza del Parco del Vesuvio dovrebbe andare al centrodestra e quella del Cilento al centrosinistra. Una scelta tecnica è stata anche quella dichiarata come preferita da Antonio Valiante, uno dei nomi emersi in questi mesi per la poltrona di Presidente che però ha detto chiaramente di voler stare fuori dai giochi. Mentre le altre opzioni in ballo oscillano tra il docente universitario Massimo Adinolfi, il suo collega Marcello Feola, non disposto però , in base alle sue dichiarazioni,ad assumersi altre responsabilità, e il Presidente della Fondazione Vico Vincenzo Pepe. Le ore sono contate. Il prossimo 27 febbraio scade il mandato del Presidente uscente Troiano che non ci tiene a bissare l’esperienza. E’ da vedere se il neo Ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti dell’Udc seguirà il lavoro già avviato dal suo predecessore Orlando, evitando proroghe e addivenendo in breve ad un nome o deciderà di prendere una propria direzione con tanto di sorpresa finale.
Daria Scarpitta