C’è ancora il puzzo stamattina dopo che le fiamme alte e una nube nera hanno avvolto sin dal pomeriggio di ieri il comprensorio militare di Persano e le aree limitrofe. In fumo sono finite 60mila tonnellate di immondizia. Si tratta di alcuni rifiuti lì presenti e delle ecoballe provenienti dalla Tunisia, quelle dello scandaloso affaire siglato tra due società, una tunisina, la Soreplast, e una di Polla, la Sra, con una serie di documentazioni false per lo smaltimento in terra africana di oltre 200 container di rifiuti non riciclabili. Una vicenda che ha portato ad un’indagine internazionale con diversi arresti e indagati, tra cui due funzionari della Regione Campania. Da qualche anno le ecoballe erano state stoccate a Persano nel comprensorio militare per maggiore sicurezza. Una sicurezza che non c’è stata se lo stesso vicepresidente della Regione Campania Bonavitacola oggi grida all’atto criminale, all’incendio doloso. Per quei territori che si erano opposti all’arrivo e allo stoccaggio di quelle ecoballe, Serre, Eboli, Altavilla, si tratta di un disastro ambientale avvenuto proprio nella giornata di ieri quando finalmente dopo anni era stato affidato l’incarico alla società Vibeco per lo smaltimento delle ecoballe. L’incendio si è sviluppato a circa 4-5 km dalla prima caserma dell’Esercito. Sul posto fino a tarda notte i Vigili del Fuoco dei distaccamenti di Salerno, Eboli e Agropoli per un totale di 4 squadre. L’area interessata dal rogo è stata pari per estensione ad un campo di calcio. Sul posto i carabinieri della Compagnia di Eboli e della Stazione di Serre. I tecnici Arpac hanno effettuato i rilievi per definire il grado di tossicità procurato dall’incendio e dalla nube che ha avvolto il comprensorio. Intanto i sindaci dei Comuni di Eboli, Serre, Albanella e Altavilla hanno emesso nell’immediatezza, in attesa degli esiti dei controlli, una serie di ordinanze precauzionali affinchè i cittadini tengano chiuse porte e finestre e non consumino i prodotti degli orti.
Il sindaco di Eboli Mario Conte: “Speriamo vengano identificati i colpevoli”.
Le reazioni della gente. “Terribile”, “Disastro ambientale annunciato”…