Sapridemocratica ha trasmesso alla Procura di Lagonegro, ai Carabinieri di Sapri , al Comando provinciale della Guardia di Finanza e al Prefetto di Salerno l’esposto/denuncia a firma dell’avvocato Antonio Sofo in merito al negato accesso agli atti del Piano di Zona S9. “Abbiamo ritenuto doveroso farlo- hanno detto dal gruppo consiliare di minoranza- al fine di verificare eventuali omissioni e violazioni di legge.”. A spingere il gruppo di opposizione a vederci chiaro sulla vicenda anche un altro elemento. Il fatto che lo scorso 1 luglio, cioè pochi giorni prima della iniziale richiesta d’accesso agli atti avanzata da Sofo, la Presidente della Commissione Bilancio Donatella D’Agostino, quindi componente della maggioranza, aveva inviato una nota di diffida al sindaco di Sapri, al consigliere delegato Agostini, al revisore dei conti, alla coordinatrice del Piano di Zona e alla responsabile del servizio finanziario del Comune di Sapri. Nella missiva la D’Agostino diffida l’ufficio finanziario del Comune “ad emettere liquidazioni a determine dell’ufficio del Piano di Zona e invita la ragioniera Milito e la coordinatrice Di Luca, in presenza del revisore dei conti, ad un incontro per chiarire la situazione contabile creatasi nella gestione del Piano di Zona considerato- si legge nella lettera- che a tutt’oggi non è stata approvata la programmazione relativa all’annualità 2018 e che vengono liquidate spese relative all’annualità 2018-2019 che vengono a pesare sui residui delle annualità pregresse. Di conseguenza è necessario conoscere l’effettivo ammontare delle stesse.”. Insomma a luglio la D’Agostino sollevava dubbi sulla gestione finanziaria del Piano di Zona per l’annualità 2018, la stessa su cui si era concentrata la richiesta di Sofo, e in ultimo nella lettera chiedeva spiegazione anche sulla lievitazione delle spese del personale che – scriveva- “incide notevolmente sulla gestione del Piano di Zona a scapito dei servizi da erogare”. Sapridemocratica ha deciso di chiedere l’intervento degli enti competenti giudicando che in questo contesto l’atteggiamento di chiusura della pubblica amministrazione nei confronti della richiesta di Sofo assume “caratteri ancora più fumosi ed inquietanti”. “ A detta della Presidente della Commissione Bilancio – denuncia Sapridemocratica- la lievitazione delle spese del personale (cioè il compenso della coordinatrice e dei consulenti dell’ufficio di piano ) incide a danno dei servizi ai più bisognosi. Alla sua nota non risulta agli atti del Comune nessun riscontro e nel frattempo il PdZ ha continuato la sua attività di spese senza alcuna limitazione, ignorando la diffida pervenuta”.
daria scarpitta