Il commissariamento del Piano di Zona S9 ha armato la rabbia dei cittadini del basso Cilento che hanno deciso di costituirsi in comitato per la difesa dei diritti sociali. Sabato prossimo 9 novembre si terrà a Sapri la prima assemblea pubblica indetta da 20 persone che hanno deciso di schierarsi dalla parte dei più deboli e dare forza alle loro esigenze attraverso un’organizzazione che possa adeguatamente rappresentarli. Ancora non si sa chi entrerà a far parte del comitato mentre si conoscono già gli obiettivi che dovrà raggiungere una volta costituitosi: bloccare il commissariamento del Piano di Zona disposto dalla regione Campania e consentire che lo stesso Piano ottenga i circa due milioni di euro di finanziamenti richiesti per la realizzazione dei progetti a favore di disabili, anziani, vittime delle dipendenze e dei poveri. Il commissario ad Acta non è stato ancora nominato ma le istituzioni locali e i cittadini, prossimi a costituirsi in comitato, si sono già attivati per evitare che questo avvenga. Nel mirino il comune di Santa Marina, ritenuto l’unico responsabile del commissariamento. L’assemblea per la nascita del comitato cilentano per i diritti sociali è stata indetta per sabato prossimo alle 17.00 nell’aula consiliare del comune di Sapri mentre martedì prossimo dovrebbe riunirsi il coordinamento che dovrà stabilire le azioni da intraprendere a tutela del Piano di Zona. Ai diciassette comuni che fanno parte dell’ambito s9 (Santa Marina compreso), sarà proposto di presentare ricorso contro il decreto di commissariamento regionale perché ritenuto illegittimo. Intanto l’amministrazione santamarinese non sembra disposta a tornare sui suoi passi e ribadisce che “il commissariamento è l’unica strada per riportare la gestione del piano nel solco della legalità e dell’efficienza” .
Antonietta Nicodemo