Ancora le colline cilentane al centro delle coltivazioni illecite di droga. Sono stati i carabinieri della Stazione di Pollica , guidati dal comandante Lorenzo Brogna, a scoprire la piantagione di cannabis indica che sorgeva ad Agnone nel Comune di Montecorice e ad acciuffare in flagranza di reato i produttori di sostanza stupefacente. Due incensurati, originari del napoletano , Giovanni Paolillo, commerciante 52 enne di Lettere e Antonio Giordano, 33 anni disoccupato , nato a Gragnano e residente anche lui a Lettere. I militari nella mattinata di martedì si sono appostati in loc. Ponte San Nicola e hanno cominciato ad osservare quanto stava accadendo. E’ così che hanno visto i due uomini mentre entravano in un manufatto e ne uscivano con alcuni secchi di plastica per apprestarsi ad innaffiare le piante. Immediatamente è scattato il blitz con i due napoletani che hanno tentato la fuga ma sono stati riacciuffati. 200 le piante di cannabis rinvenute in un’area di 700 mq, mentre all’interno del casolare presente sul fondo agricolo sono stati rinvenuti 950 grammi di marijuana messa ad essiccare. La perquisizione dei Carabinieri si è poi estesa all’abitazione di Paolillo ad Agnone . Nell’appartamento non è stata rinvenuta altra droga ma, occultati sotto i cuscini del divano, sono spuntati un fucile cal. 20 marca Beretta non denunciato e otto cartucce anch’esse illegalmente detenute. Per i due uomini sono scattate le manette e il trasferimento presso il carcere di Vallo della Lucania. Sono accusati di coltivazione di sostanza stupefacente e di detenzione illegale ai fini di spaccio di marijuana. Paolillo, inoltre, deve rispondere di detenzione illegale di arma da sparo e di munizioni. Nei giorni scorsi un altro arresto per coltivazione di canapa indiana sui monti cilentani era avvenuto a Roscigno. Lì era stato catturato il boss dei narcos dei Monti Lattari , Ciro Gargiulo, detto ‘o biondo, anche lui originario di Lettere, un’area dove queste coltivazioni illecite sono molto diffuse. Al momento non risultano legami tra i due episodi, ma è chiaro che le aspre e fitte montagne cilentane sono un terreno che fa gola per queste attività delinquenziali.
Daria Scarpitta