L’incontro di domenica alle 17 sul progetto della nuova Piazza Plebiscito ci sarà, ma solo tra i commercianti dell’area e non tra l’amministrazione di Sapri e gli esercenti della piazza, come era stato detto nel servizio andato in onda nel telegiornale di giovedì. Un’imprecisione, sorta in buona fede, vista la dichiarata intenzione dei titolari di attività nella piazza di incontrare il sindaco, che però ha fatto scattare un’invettiva senza precedenti da parte del primo cittadino di Sapri e dei suoi sostenitori contro 105 Tv, segno di un malumore covato a lungo che attendeva un’inezia per esplodere. “Minano lo sviluppo e il futuro della nostra città- ha scritto, riferendosi a noi, Antonio Gentile, che nel post non va addentro alla questione del nuovo progetto, salvo per dichiarare che non incontrerà i commercianti e per chiedere alla popolazione di sostenere il suo disegno, ma si concentra nel puntare il dito con accuse molto gravi contro l’emittente tacciata di trasmettere abusivamente e di dire bugie per screditare l’amministrazione. Un attacco che ha prestato il fianco ad illazioni e a pesanti accuse sessiste anche da parte dei sostenitori del gruppo di maggioranza. Quanto accaduto non ha fermato ma ha acceso ancora di più la dialettica politica nella cittadina . Il capogruppo di Sapridemocratica Giuseppe Del Medico ha espresso solidarietà alla nostra emittente. “Alle istituzioni- ha detto – non è concesso ‘spargere fango sull’informazione’. Il sindaco non può usare l’offesa personale per zittire critica e dissenso. Etichettare come “marchette” il lavoro di una redazione femminile è un grave segno di degrado morale e civile che non può essere tollerato. Il sindaco e la sua combriccola di guasconi sappiano che non è con le offese né tantomeno con le minacce che si frena il dissenso” .Del Medico è poi intervenuto sul progetto di Piazza Plebiscito. “Ci troviamo di fronte ad un’amministrazione spaventata dal confronto, arroccata nel palazzo e chiusa ad ogni forma di partecipazione sulle scelte importantissime della Città. E’ accaduto sul Puc e ora sulla piazza. E’ inaccettabile che gli imprenditori debbano elemosinare un incontro, quando ormai è tutto deciso, visto che la pubblicazione della gara rende immodificabili le scelte progettuali”.
Daria Scarpitta