Arriva la pioggia, scatta l’allerta meteo e in alcuni Comuni della Provincia di Salerno arrivano le ordinanze di chiusura delle scuole. Anche nel Golfo di Policastro nella nottata di domenica è arrivato lo stop alle lezioni per i Comuni di Sapri, Torraca e Santa Marina. Una decisione assunta dai sindaci delle comunità in via precauzionale visto che la Protezione Civile aveva diramato un avviso di allerta di colore arancione per tutta la Campania dalle 22 di domenica alle 22 di lunedì. Le previsioni, infatti, riportavano precipitazioni abbondanti per tutta la giornata. Non tutti i Comuni del comprensorio, hanno però deciso di procedere alla chiusura delle scuole. Questo diverso orientamento da Comune a Comune è un fenomeno che si sta verificando sempre più spesso nell’ultimo periodo in cui il meteo ci ha abituato a pericolose sfuriate ma anche a repentine virate verso fenomeni più ridotti. L’allerta arancione indica una criticità moderata con la possibilità di vedere sottopassi allagati, rigurgiti fognari ma anche, in maniera diffusa, fenomeni di inondazioni e di frane e colate in contesti geologici critici. Uno scenario molto vario dove i fenomeni non sono facilmente localizzabili e dove resta un certo margine di incertezza previsionale per cui c’è chi assume provvedimenti precauzionali e chi, invece, prosegue con le attività quotidiane. Ed ecco dunque spiegata la disomogeneità delle risposte. Questa volta il Golfo di Policastro è intervenuto con delle ordinanze mentre Cilento e Vallo di Diano non hanno adottato provvedimenti particolari. Questa volta pare sia andata bene. La pioggia c’è stata, ma non tanta e violenta come era stata paventata e ogni tanto si è visto anche qualche spiraglio tra le nubi. Non è la prima volta che nel Golfo di Policastro questo accade, rendendo con il senno di poi superflui i provvedimenti assunti e rilanciando la riflessione sul sistema delle allerte meteo. Solo l’anno scorso il sindaco di Maratea Cipolla era stato critico sulla gestione degli avvisi e il sistema dello scarica-barile: “Il susseguirsi degli avvisi – aveva detto- ingenera la corsa degli enti coinvolti a mettersi al riparo da ogni rischio lasciando ai soli sindaci l’onere di assumersi tutte le responsabilità. Va ridiscusso l’intero sistema per evitare che al momento dell’allerta reale nessuno si attivi”. Un appello lanciato nel vuoto.
Daria Scarpitta