Cinque chilometri di Palangaro fuorilegge sono stati scoperti e sottoposti a sequestro lungo la costiera cilentana. La motovedetta dell’ufficio circondariale marittimo di Palinuro ha recuperato l’attrezzo da pesca illegale nelle acque antistanti il porto di Pisciotta. Chilometri e chilometri di fili di nylon ed ami di dimensioni tali da consentire la cattura di determinate specie pregiate di pesce, in particolare il pesce spada. Gli uomini del Capitano Amalia Mugavero hanno impiegato oltre due ore per recuperare a bordo l’attrezzo a causa delle notevoli dimensioni ma anche per la presenza di alcuni esemplari già catturati. I pesci recuperati, tutti di taglia inferiore a quella consentita dalla normativa, sono stati trasferiti presso porto di Palinuro e sottoposti a visita da parte dei veterinari del locale servizio. Diversi esemplari avevano problemi di parassitosi e non sono stati devoluti all’istituto caritevole della zona, al quale sono stati consegnati tutti gli altri pesci spada che erano rimasti intrappolati nell’attrezzo sequestrato. Le indagini sono ancora in corso e puntano ad individuare chi ha buttato lungo la costa cilentana il mega palangaro a danno dell’ambiente marino del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano.
antonietta nicodemo