Una vita in missione, quella di Valerio Fasano, laico originario di Cava De’ Tirreni, ospite del parroco Don Antonino Savino per uno di tanti incontri organizzati sulla concretezza della fede. Nella casa canonica di Policastro ha raccontato di sé, della sua opera a Salvador de Bahia e Catu, nelle aree povere e violente del Brasile., dapprima come strumento nelle mani della diocesi di Cava De’ Tirreni, poi della Caritas e in proprio per progetti di sostegno a indigenti, ragazze madri, bambini e perfino animali lì dove tutti gli esseri viventi vivono in gravi difficoltà. Fasano però ha saputo opporre al bisogno la sua sensibilità in modo da guardare alle persone, intrecciare relazioni, portare conforto, non solo materiale. La sua, ha spiegato , è una carità creativa, l’aiuto portato ai bisognosi in mille forme pensate e ideate anche con fantasia per adattarsi di volta in volta alle situazioni. E’ a partire dal 2004, dove aver lasciato il ministero sacerdotale, che il suo impegno come missionario si è acuito in quel Brasile con cui dalle sue parole traspare il forte legame. Ai fedeli di Policastro così distanti dalle realtà estreme di alcune aree brasiliane ha raccontato delle distribuzioni mensili di ceste alimentari alle famiglie indigene, della sua esperienza come speaker radiofonico per diffondere la parola di Dio anche attraverso i media dominati dalla religione protestante, della paura vissuta durante gli assalti di cui suo malgrado è stato vittima. Uno scambio affettuoso quello celebratosi nella serata di martedì voluto dal parroco Don Antonino , da sempre vicino allo spirito missionario che a breve lo condurrà per una breve esperienza in Madagascar. La serata è stata un’occasione per comprendere il senso vivo della carità cristiana e spingere i fedeli a ripensare la loro quotidianità alla luce di una visione più ampia.
Daria Scarpitta