Non c’è solo la questione meridionale, quella che ha riempito libri su libri e impegnato autori illustri per secoli. Nell’opera prima di Giuseppe Vita, imprenditore ed esponente politico del Golfo di Policastro, che raccoglie il frutto dei suoi studi in Scienze Economiche, c’è “La questione settentrionale”, un aspetto meno conosciuto, ma ugualmente ostacolante per lo sviluppo dell’Italia intera. E il merito di questa riflessione, presentata nei giorni scorsi a Policastro, è proprio quello di virare la discussione relativa alle difficoltà di crescita e rinascita post pandemica del nostro Paese, sulla povertà e le problematicità di alcune zone del Settentrione che, basate esclusivamente sull’agricoltura, non sono riuscite a mantenere nel tempo performance competitive e che, unite al ristagno di quella piccola e media impresa che fino a qualche tempo fa era vitale, fungono da zavorra, ugualmente se non più del Meridione, per il resto del Paese. La discussione, che partendo da questioni tecniche ed economiche si è dispiegata in vari aspetti, anche a carattere locale, è stata animata dal contributo del prof. Luca Salvati, docente di statistica economica all’Università la Sapienza di Roma, dal dott.- Benedetto Neola , tesoriere nazionale della federazione ordine veterinari italiani, e dal dott. Edoardo Cilenti , componente del Consiglio Superiore della Magistratura, moderati dalla giornalista Daria Scarpitta. Considerare il territorio come sistema sinergico dove differenti aspetti agiscono sulle condizioni socioeconomiche è il contributo rilevante del libro di Giuseppe Vita che consente di riaprire la discussione sullo sviluppo, avanzando proposte più consapevoli e complete.
Non c’è solo la questione meridionale, quella che ha riempito libri su libri e impegnato autori illustri per secoli. Nell’opera prima di Giuseppe Vita, imprenditore ed esponente politico del Golfo di Policastro, che raccoglie il frutto dei suoi studi in Scienze Economiche, c’è “La questione settentrionale”, un aspetto meno conosciuto, ma ugualmente ostacolante per lo sviluppo dell’Italia intera. E il merito di questa riflessione, presentata nei giorni scorsi a Policastro, è proprio quello di virare la discussione relativa alle difficoltà di crescita e rinascita post pandemica del nostro Paese, sulla povertà e le problematicità di alcune zone del Settentrione che, basate esclusivamente sull’agricoltura, non sono riuscite a mantenere nel tempo performance competitive e che, unite al ristagno di quella piccola e media impresa che fino a qualche tempo fa era vitale, fungono da zavorra, ugualmente se non più del Meridione, per il resto del Paese. La discussione, che partendo da questioni tecniche ed economiche si è dispiegata in vari aspetti, anche a carattere locale, è stata animata dal contributo del prof. Luca Salvati, docente di statistica economica all’Università la Sapienza di Roma, dal dott.- Benedetto Neola , tesoriere nazionale della federazione ordine veterinari italiani, e dal dott. Edoardo Cilenti , componente del Consiglio Superiore della Magistratura, moderati dalla giornalista Daria Scarpitta. Considerare il territorio come sistema sinergico dove differenti aspetti agiscono sulle condizioni socioeconomiche è il contributo rilevante del libro di Giuseppe Vita che consente di riaprire la discussione sullo sviluppo, avanzando proposte più consapevoli e complete.