In preda all’alcool impugna una lancia e tenta di colpire la figlia. Il fratello gemello interviene ed evita il peggio. Il padre violento da giovedì notte è rinchiuso nel carcere di Sala Consilina con l’accusa di tentato omicidio. Un episodio che si è consumato a Policastro all’interno di una famiglia ormai dilaniata. I genitori sono separati da tempo con i loro cinque figli. La coppia di gemelli è rimasta con il padre, un altro vive con la madre e gli altri due, entrambi maggiorenni, hanno intrapreso la loro strada che li ha portati via dal Golfo di Policastro. Tutto è accaduto a ferragosto poco dopo le due di notte. Francesco Lettieri, 53 anni, disoccupato aveva trascorso la serata al bar in compagnia degli amici e dell’alcool. Ubriaco ha fatto rientro a casa dove ad attenderlo c’erano i due figli di 17 anni. Per motivi banali tra i tre matura un’accesa discussione che trasforma l’uomo in un orco. Il padre inizia ad aggredire la figlia con calci e pugni e non soddisfatto impugna una lancia appuntita e cerca di colpire dall’alto al basso la ragazzina. Il fratello non si lascia spaventare dalla scena e si scaglia contro il padre riuscendo a far cambiare direzione alla pericolosa arma. Pare che si tratti di uno strumento usato per uccidere i maiali. Nel frattempo giungono sul posto i carabinieri della stazione di Vibonati che si trovano di fronte alla ragazzina che fugge di casa lontano dal padre violento. Immediatamente è stata accompagnata presso l’ospedale di Sapri dove i sanitari le hanno riscontrato un trauma cranico contusivo. La giovane donna ha rifiutato il ricovero e dopo le cure del caso è stata dimessa. Ora si trova presso una famiglia di Policastro di fiducia alla quale è stato affidato temporaneamente anche il gemello, in attesa di individuare un’ adeguata soluzione per il futuro della coppia di fratelli. Dopo gli accertamenti da parte degli uomini del capitano Tamorri, Francesco Lettieri è stato trasferito in carcere. L’uomo, originario di Rofrano, ha lavorato per anni come cuoco in Germania dove conobbe la moglie. Dopo la separazione si trasferì a Policastro. Per un pò ha lavorato in una cucina di un noto ristorante del posto, poi ha iniziato a ubriacarsi infastidendo non solo i figli rimasti con lui ma anche la gente per strada. L’altra notte solo un caso ha voluto che non riuscisse ad infilzare la lancia nel corpo della figlia. Già altre volte aveva aggredito i due gemelli ma mai era arrivato a tanto.
Antonietta Nicodemo