Dopo il dissequestro disposto dal Tribunale del Riesame per consentire il completamento dei lavori al Porto di Policastro la Guardia Costiera di Palinuro ha autorizzatola riapertura del cantiere e quindi la rimozione dei sigilli per l’esecuzione degli interventi previsti dal progetto. L’ordinanza del Comandate Arcangeli consente all’impresa Edil Sub, che ha avviato le opere, di riprendere i lavori e di ultimarli entro il 30 giugno 2018. Se sarà rispettata la nuova tabella di marcia, prima della prossima stagione estiva, dunque, la banchina di sopraflutto sarà completata e messa in sicurezza e anche i lavori di dragaggio saranno ultimati. Nell’ ordinanza sono indicate una serie di regole a cui l’impresa e il Comune dovranno attenersi a tutela dell’incolumità pubblica e dell’ambiente. A partire dal posizionamento di apposite boe nelle aree portuali interessate dai lavori, per consentire in un immediato riconoscimento dell’aree interdette. Boe che durante i lavori eseguiti nell’estate scorsa, ed ora sotto inchiesta, non sono state posizionate nell’area cantiere. Questo è uno degli aspetti che è stato evidenziato anche nella denuncia che ha fatto scattare l’indagine della Procura di Lagonegro. Nella stessa ordinanza il Comandante della Capitaneria di Porto impone all’impresa di recuperare, a proprie spese, i materiali che accidentalmente dovessero cadere in acqua e di mantenere pulite costantemente le banchine e le aree in concessione. Mentre l’indagine per inquinamento ambientale va avanti, dunque, possono riprendere i lavori nel cantiere aperto al porto di Policastro e questa volta l’impresa dovrà eseguirli secondo le disposizioni in materia e le autorità competenti fare in modo che questo avvenga, per evitare un altro sequestro e l’apertura di un nuovo fascicolo d’indagine.
Antonietta Nicodemo