Il Tribunale di Lagonegro ha ordinato il sequestro giudiziario dei beni immobili al centro della lunga contesa tra Comune di Santa Marina e Comunità Montana Bussento, Lambro e Mingardo affidandone la custodia al Presidente dell’ente montano, Vincenzo Speranza. Si tratta di numerosi lotti situati a Policastro, tra cui quelli artigianali di loc. Hangar, quelli che ruotano attorno all’ex centro artigianale alla Fratta, lo stesso Cescom, l’ex itticoltura . In attesa che venga chiarita definitivamente la titolarità di tali beni , il Tribunale ha emanato questo provvedimento cautelare di sequestro in risposta alla richiesta della stessa Comunità Montana. Questa, di fronte all’azione di vendita e dismissione dei lotti messa in campo dal Comune di Santa Marina, aveva chiesto l’intervento del Tribunale per evitare che la materia del contendere, ossia gli immobili in questione, finisse per evaporare e venisse meno la possibilità stessa di poter poi un domani rilasciare o consegnare tali beni all’ente che sarebbe poi risultato il vero proprietario. La vicenda era partita nel 2012 dalla interpretazione da parte del Comune di una legge regionale secondo la quale i beni immobili presenti nei comuni esclusi dagli enti montani, come appunto quello di Santa Marina , ricadevano nella titolarità dei Comuni. Di qui l’azione messa in campo dall’amministrazione santamarinese che era pian piano entrata in possesso dei beni una volta dell’ente montano e ne aveva disposto per l’affidamento e la vendita. Nel 2015 l’avvio dell’azione giudiziaria da parte della Bussento, Lambro e Mingardo per vedersi riconosciuta la titolarità dei beni, ritenendo che l’interpretazione della norma regionale come traslativa del diritto di proprietà da parte del Comune di Santa Marina fosse stata errata. Una norma che tra l’altro ora è stata anche abrogata. A questo punto è intervenuta l’ordinanza del Tribunale che, proprio di fronte alla controversia ancora in essere sulla proprietà dei beni, ha bloccato tutto, ponendoli sotto sequestro. Si tratta, come detto di un provvedimento cautelare in attesa del giudizio definitivo sulla proprietà, che però già riconosce l’esistenza di un contenzioso sulla titolarità dei beni e dunque pone un freno alle azioni che fino ad ora il Comune di Santa Marina aveva messo in campo sui lotti sulla base di una pretesa titolarità.
Daria Scarpitta