Per il Comune di Santa Marina è iniziato il conto alla rovescia per la riqualificazione dell’area su cui insiste l’ex impianto di Itticoltura della Comunità Montana del Bussento, dismesso dal 2006. Così come promesso alle telecamere di “ Striscia la Notizia “ l’amministrazione ,entro 100 giorni e quindi entro marzo, libererà dai rifiuti il maxi impianto in riva al pare di Policastro e alla foce del fiume Bussento. Il comune subito dopo la visita di Brumotti si è attivato per mantenere fede al suo impegno ed ha già fatto redigere una perizia tecnica che indica la qualità e la quantità di materiale da rimuovere e smaltire e i costi da sostenere . Tra i rifiuti pericolosi da eliminare ci sono anche 1200 metri quadri di lastre in amianto . “ E’ una vergogna – sbotta il presidente del consiglio comunale Giovanni Fortunato – che in una struttura pubblica sia stato fatto utilizzare cemento amianto, notoriamente dannoso per la salute “. Dall‘ ex fabbrica di pesci devono essere rimossi anche una serie di automezzi e attrezzature ormai consumate dal tempo: un lavoro di pulizia che costerà al comune circa 140 mila euro. I dettagli di questo primo intervento da eseguire per il risanamento del sito saranno ampiamente illustrati prossimamente al consiglio comunale. Il primo obiettivo dell’amministrazione Fortunato, dopo aver liberato l’area dai rifiuti, è restituire alla pubblica fruizione , per la prossima estate, una parte di quel tratto di spiaggia da anni occupato dall’itticoltura. Nel frattempo il comune punta a riqualificare il sito attraverso la realizzazione di un progetto di sviluppo turistico. L’obiettivo è di trasformarlo in un parco acquatico circondato da aree verdi e attrezzate per lo sport.
Antonietta Nicodemo