L’attesa è finita. Angelo Rosciano, il 60enne di Polla gravemente ammalato e detenuto nel carcere di Poggioreale può tornare a casa. Venerdì pomeriggio il giudice il tribunale di sorveglianza di Napoli ha sciolto la riserva e ha disposto la misura degli arresti domiciliari, accogliendo, così, la richiesta avanzata nei giorni scorsi dai legali della Difesa. Dopo oltre un anno, dunque, il meccanico finito al centro di una inchiesta per un traffico di auto di grossa cilindrata tra l’Italia e altri Stati, lascia il padiglione San Paolo del carcere di Poggioreale e ritorna nella sua abitazione pollese. In questi mesi la famiglia Rosciano si mossa in tutti i modi affinché il 60enne ritornasse a casa. Interpellanze a varie autorità, al ministro Cancellieri e finanche al presidente della repubblica. Ma anche nascita di comitati a cui hanno aderito migliaia di persone in pochi giorni e diverse iniziative da parte dei Radicali. L’incubo della detenzione carceraria, aggravato da disperate condizioni di salute, per Angelo Rosciano e per la sua famiglia, è finito ieri.
Roberta Cosentino