Dubbi sul Piano Ospedaliero regionale anche per il Luigi Curto di Polla. A sollevarli è stato il responsabile del Codacons Vallo di Diano Roberto De Luca che, dopo un’attenta disamina del documento, ha fatto notare che alla fine a Polla a fronte di un incremento di 32 posti letto, vi è stata una riduzione di altri 48 posti con una perdita netta di 16 posti letto e che ben 8 Strutture Complesse, cioè reparti retti da primari, sono state trasformate in Strutture Semplici Dipartimentali, quelle cioè dove il primario sarà lo stesso per più ospedali e questo, tra l’altro, sia in reparti di punta del Luigi Curto come l’Oculistica, sia per la già vessata Ostetricia e Ginecologia. Insomma, – dice Roberto De Luca – “ una lettura attenta del Piano svela qualche sorpresa . Quanto affermato alla stampa dal presidente della Regione Campania circa la riduzione di 60 Strutture Complesse si è effettivamente verificato. L’Ospedale di Polla viene promosso Dea di I livello, che sembrerebbe una situazione vantaggiosa per la sanità del Vallo di Diano, ma bisogna guardare con attenzione ai numeri”. E De Luca snocciola reparto per reparto tutte le riduzioni: Cardiologia perde 4 posti letto e una struttura semplice, Chirurgia generale 5 posti letto, Geriatria e Nefrologia 1 posto letto e una Struttura semplice ciascuna, Medicina Generale 8 posti letto e 3 strutture semplici, Neurologia 7 posti letto a 1 struttura semplice, Ortopedia 2 posti e 1 struttura semplice, Ostetricia e Ginecologia 10 posti letto e 3 strutture semplici, Oculistica perde 2 posti letto, Psichiatria 4, Urologia 2 e Unità Coronarica altri 2, Otorinolaringoiatria acquista 4 posti letto ma dice addio ad una struttura semplice. Perdono quest’ultima anche i reparti di terapia Intensiva, osservazione Breve intensiva e Pneumologia. Insomma, fa notare Roberto De Luca, pur se il presidio acquisisce 3 posti letto in Gastroenterologia e il Reparto di Recupero e Riabilitazione funzionale con 25 posti letto ed 1 Struttura Semplice , il computo generale per il Curto è in perdita rispetto ai numeri precedenti. “L’Ospedale di Polla – ha concluso il Codacons- contribuirà al taglio regionale delle Strutture Complesse nella misura di oltre il 13% , pur avendo un bacino di utenza che rappresenta soltanto l’1% della popolazione regionale. Agli abitanti del Vallo Diano è stato chiesto ancora una volta un grande sacrificio. “ E intanto anche a Polla, come già accaduto per Sapri, una lettura attenta, oltre i proclami, arriva da associazioni e cittadini, anziché dalle istituzioni che dovrebbero tutelare il territorio.
Daria Scarpitta