Ventiquattro anni di carcere per l’unico imputato dell’omicidio di Nicola di Gloria , il 61enne di Polla ucciso nella notte tra il sette e l’otto maggio del 2010, dopo essere stato accoltellato all’addome e finito con un investimento. Il pubblico ministero di Sala Consilina Carlo Rinaldi, ha formulato ieri la sua richiesta nel corso della requisitoria in Corte d’Assise a Salerno. Giuseppe Petrillo, per l’accusa è il solo, l’unico responsabile dell’efferata uccisione e in quel momento sapeva bene cosa stava facendo; il pm ha infatti chiesto alla Corte d’Assise di riconoscere la piena capacità di agire del 32enne ormai in carcere da più di un anno, dal momento che le anomalie riscontrate nel corso della perizia psicologica non sarebbero sufficienti . sulla stessa linea gli avvocati di Parte Civile che si sono, infatti, associati alle richieste del pm che ha condotto le indagini, hanno chiesto, poi, il riconoscimento ai familiari di Nicola Di Gloria del diritto al risarcimento danni. Contrastante, ovviamente la posizione della Difesa che oltre a chiedere il riconoscimento dell’incapacità di agire ha chiesto l’assoluzione per Giuseppe Petrillo evidenziando la sua estraneità dai fatti imputatigli. Avrebbe sì, accoltellato il pensionato, ma senza procurargli la morte, sopraggiunta in un secondo momento, per mano di un’altra persona. La sentenza, dovrebbe arrivare la prossima settimana, probabilmente già lunedì.
Roberta Cosentino