Potrebbe esserci stato un testimone del tentato omicidio avvenuto domenica notte a Polla. Della presenza di una seconda persona vicina al marocchino di 21 anni ferito gravemente con un grosso coltello da cucina ne sarebbero convinti gli inquirenti e da indiscrezioni pare che si sia ad un passo dall’identificarlo. Importante il suo riconoscimento e il chiarimento sul suo ruolo in questa vicenda. Tuttora le indagini sono in corso per cercare di chiarire la vicenda e aggiungere particolare a dei fatti che già appaiono chiarissimi, con il tentato omicidio risolto nel giro di poche ore dai carabinieri della Stazione di Polla. Il responsabile della grave aggressione è stato immediatamente messo in carcere a Sala Consilina ed è in attesa dell’udienza di convalida. Il 41enne tossicodipendente Giuseppe Venosa, si sarebbe scagliato contro il giovane marocchino nei pressi del campo sportivo “Medici” di Polla, colpendolo più volte all’addome, proprio per una dose di droga richiesta, pagata ma mai consegnata. Venosa avrebbe preteso la restituzione del denaro e al diniego del marocchino si sarebbe avventato contro di lui con un’arma da taglio, ritrovata presso la sua abitazione, assieme agli abiti intrisi di sangue. La giovane vittima, ricoverata e operata d’urgenza al Luigi Curto di Polla, per aver riportato lesioni al polmone e alla milza , stamattina è stata trasferita al più attrezzato Ospedale di potenza dove resta ricoverato in prognosi riservata. Gravi el sue condizioni anche se pare che non sia in pericolo di vita. Nelle prossime ore non si escludono intanto nuove rivelazioni sul caso.
Daria Scarpitta