I lavori di riqualificazione e protezione del porto di Pisciotta possono essere ammessi a sanatoria. A stabilirlo è la recente sentenza del Consiglio di Stato che respinge l’appello proposto dal Ministero per i Beni e le attività Culturali e per il Turismo contro la decisione del Tar. I fatti risalgono al 2008 quando il Tribunale Amministrativo annullò il parere contrario espresso dalla Soprintendenza in relazione all’accertamento di compatibilità paesaggistica delle opere marittime realizzate in quegli anni, senza il preventivo nulla osta paesaggistico, a nord – ovest del porto di Marina di Pisciotta. Il Ministero presentò ricorso contro la sentenza del Tar e in questi giorni il Consiglio di Stato lo ha bocciato dando ragione al Comune che in questo modo può riavviare le procedure per l’ammissione in sanatoria degli interventi di salpamento delle preesistenti scogliere artificiali e di costruzione di un pennello a forma di T in massi naturali, con la contigua barriera soffolta. All’epoca il Ministero ne dispose la demolizione e il ripristino dei luoghi. Il Giudice d’appello ha posto fine alla querelle tra il Governo e l’Ente Locale. “ E’ evidente – afferma il sindaco Ettore Liguori – che è prevalso il buon senso. Stiamo parlando di un opera utile per la collettività e per la pubblica sicurezza “. “ Il supremo organo giurisdizionale amministrativo – precisano gli avvocati Pasquale D’Angiolillo e Laura Clarizia – ha confermato l’operato del Tar, riconoscendo che il paesaggio non va inteso come una mera bellezza panoramica statica e di fatto immutabile e nemmeno staccato dagli uomini che lo vivono “ . Ora il Comune si attiverà per la ripresa delle pratiche per sanare le opere realizzate per riqualificare e proteggere il porto di Marina di Pisciotta.
Antonietta Nicodemo