Resta lontano un futuro migliore per il porto di Sapri. Il sopralluogo di mercoledì mattina di funzionari e dirigenti della Regione Campania, proprietaria dell’approdo, è servito tracciare con il Sindaco un nuovo percorso per tentare di arrivare al suo completamento ma di fatto i passi da compiere sono diversi e richiedono non poche risorse economiche. Le opere incomplete sono state affidate al Comune che dovrà ultimarle e poi restituirle alla regione che a sua volta dovrà affidarle in concessione. Su tutto questo pesano i contenziosi tra l’Ente Locale e le ditte che hanno iniziato i lavori. Intanto l’approdo resta privo di ogni tipo di servizio. Dai bagni ai punti ristoro. Chi arriva nel porto ha difficoltà anche a reperire un bicchiere d’acqua. Ad offriglielo, per spirito di accoglienza, sono gli operatori che esercitano la propria attività all’interno dello scalo. Ai disservizi si aggiunge anche l’abbandono dell’intera area. E’ il caso di questa scalinata che conduce all’approdo. L’erba continua a crescere a dismisura fino a coprire in parte il percorso. Ma al di la degli annosi problemi, c’è la volontà della regione e del Sindaco Gentile di accelerare i tempi per consegnare alla Città un porto dignitoso. Un porto nel quale la Guardia Costiera spera di riuscire a creare strutture ideali per una migliore gestione del personale e dei servizi. L’idea è di trasformare la sede attuale degli uffici in alloggi per i militari e di trasferire gli uffici nella struttura posizionata nel centro del porto. Che è fra quelle che devono essere ultimate e interessate da contenziosi. Il comandante provinciale Menna , accompagnato dal collega della Capitaneria di Porto di Palinuro Arcangeli e della locale Guardia Costiera Scotta , ha eseguito un sopralluogo per verificare le condizioni della struttura.
antonietta nicodemo