l’Asl di Salerno ha delibera il piano d’emergenza urgenza ora toccherà alla Regione Campania scrivere l’ultima parola. Il documento è stato presentato ieri, punto per punto, dal direttore generale dell’azienda sanitaria Anonio Squillante che lo ha definito non un piano di solo di tagli, ma di una attenta razionalizzazione… la nuova rete d’emergenza urgenza del salernitano costerà in circa 23 milioni di euro al netto delle convenzioni e delle collaborazioni esterne ancora necessarie per la sempre più critica emergenza di personale sia medico che infermieristico. Le novità, tuttavia sono molteplici, come lo stesso diggì ha evidenziato; si parte dalla divisione del territorio in due macroaree: un Dipartimento per Salerno e l’area nord della provincia, l altro per i territori più a Sud. Il primo sarà gestito dall’asl di concerto con il 118 del ruggi e gli ospedali più importanti; il secondo, quello che raggruppa il Cilento e il Vallo di Diano, vedrà la regia dell’Asl e del 118 di Vallo della Lucania, con i plessi di Polla – sant’Arsenio e Roccadaspide e l’Obi e la medicina d’urgenza affidati a Vallo. Quattro, invece, le aree di intervento: quella cardiologica, la stroke, quella per i grandi traumi ortopedici e la gastroenterolia, che prevede, tra le altre cose, l’attivazione a Vallo della Lucania, di cinque posti per il trattamento della fasi acute. Novità del piano è rappresenta anche dalla nascita dei ppi, ovvero i punti di primo intervento che serviranno a dare le prime risposte di emergenze mediche e ad evitare gli inutili affollamenti dei pronto soccorso. Erano e restano 5 i Pasut attivi tra i quali Capaccio, Montesano ed agropoli, quest’ultimo ufficialmente riconvertito da aopedale a pronto soccorso attivo dal prossimo 18 settembre subentra a Teggiano. Passano da 28 a 25 i saut, a sud di salerno, si perdono Gioi, Bellosguardo e Padula. Lievita, invece il numero delle ambulanze medicalizzate che salgono a 24, in questo caso il Cilento ottiene le postazioni a Stio, Montano Antilia ed Omignano; quelle rianimative salgono a sei e saranno collocate a capaccio, vallo, polla , Policastro e Agropoli.
Roberta Cosentino