Avevano trovato la giusta soluzione per usufruire gratuitamente di acqua e luce e per appropriarsi indebitamente di gasolio. Tutto è filato liscio fino a quando i Carabinieri della stazione di Vibonati non hanno voluto vederci chiaro. L’indagine ha interessato tre persone diverse. A legarle oggi è solo il reato che gli viene contestato, quello di furto aggravato: questa è l’accusa con cui sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Lagonegro. Secondo quanto venuto fuori dagli accertamenti eseguiti dai militari del Capitano Tamorri, una donna di 62 anni residente a Vibonati per circa due anni ha rifornito la sua abitazione di acqua potabile attraverso una conduttura che si allacciava abusivamente alla rete idrica del Consac. Mentre un trentenne di Policastro aveva creato un collegamento che gli consentiva di sottrarre energia elettrica all’Enel. Un sistema di tubi non autorizzati che però permetteva all’uomo di poter usufruire della corrente gratuitamente. Non molto complesso ma efficace l’ escamotage pensato da un uomo di quarantaquattro anni di Vibonati per rifornirsi di gasolio. Utilizzando dei tubi di gomma prelevava il carburante da alcuni mezzi di una ditta che erano in sosta nell’area di parcheggio del centro commerciale “ Le Ginestre “ a Villammare. L’approvvigionamento, fuorilegge ma a costo zero, veniva eseguito nelle ore in cui il centro era chiuso ma l’autore del furto non sapeva che ad immortalare il reato c’erano le telecamere della videosorveglianza, che hanno avuto un ruolo determinante nell’indagine. Ora tutte e tre devono difendersi dal reato di furto aggravato.
Antonietta Nicodemo