Un viaggio nella vita di un uomo e nel significato di ogni suo gesto di pace, d’amore o di sofferenza.. una riflessione per i posteri sull’attendibilità di un eroe acclamato.. e la verità di una missione, forse, incompiuta, nel Sudafrica come in Italia come in tutto il mondo. E’ questo, quello che Padre Kevin Dessinga, monaco francescano e originario della Repubblica del Congo, racconta nel suo “Nelson Mandela Un uomo diventato storia”, presentato, nei giorni scorsi, nella parrocchia Immacolata di Scario, alla presenza dei fedeli. Un saggio breve, una raccolta di meditazioni e un libro per tutti gli uomini e le donne che hanno a cuore l’ideale e il principio di libertà e di eguaglianza: il volume del frate, figlio del continente africano ( come Mandela ) è un invito a conoscere la storia e ad andare avanti con fiducia e determinazione, specialmente in un contesto sociale, come quello di oggi, dove l’ingiustizia non è stata ancora debellata e dove, anzi, la moderna apartheid si chiama denaro. Padre Kevin nel suo libro scrive che con il passare del tempo si è reso conto che dietro ogni discriminazione c’è un meschino, un ignorante e un egoista.. Il potere, la gloria, la vanità e il manicheismo sociale, bloccano il progresso.. E attualmente, a parità di ieri, a livello mondiale, c’è ancora tanta rabbia in giro: c’è la crisi dell’intero sistema educativo, la criminalità, la delinquenza giovanile causata in gran parte dalla disperazione e dalla crisi occupazionale.. Esistono i clientelismi e un sistema giudiziario assurdo che condanna il debole-innocente. Come profetizzava Mandela: “il cammino verso la libertà è lungo” ma come il ‘Gandhi nero’ ha saputo scegliere il suo destino, giocandosi la vita per difendere la rispettabilità dei popoli, così anche noi- riferisce Padre Kevin- dobbiamo essere fautori del nostro destino e se siamo indignati di fronte alle prevaricazioni e alle provocazioni, bisogna avere il coraggio di cambiare. Solo in questo modo e attraverso il Perdono e la politica della Riconciliazione sociale si può pensare di costruire e non di distruggere il futuro dell’umanità.
Caterina Guzzo