Sono 100 le visite che la clinica ” Cobellis ” di Vallo della Lucania ha effettuato in occasione della V edizione di ” nefrologia a porte aperte” e della Giornata Mondiale del Rene 2014. “Sono molto soddisfatto– ha dichiarato il dott. Giovanni Mugnani, responsabile nefrologo della casa di cura vallese- Si sono sottoposti a controllo 50 donne e 50 uomini e un dato molto importante riguarda l’ampio numero di giovani che si sono mostrati interessati alla prevenzione. Questo significa che il messaggio di cautelarsi è stato raccolto”. Oggi oltre 5 milioni di italiani presentano danni ai reni. “Per prevenire le malattie renali basta poco – ha aggiunto Mugnani- E’ raccomandato lo screening annuale con un prelievo di sangue e un esame delle urine. Ma la prevenzione passa naturalmente prima attraverso una dieta equilibrata e un’adeguata attività fisica “. La malattia renale è un problema sociale e per bloccare o quantomeno rallentare quella che ormai è diventata una vera e propria ‘pandemia’, si rendono sempre più necessari incontri tra medici e cittadinanza, per informare le persone sulle malattie del secolo e per sensibilizzare tutti all’adozione di accorgimenti per la salvaguardia del proprio stato fisico, ai fini di star bene e/o curarsi meglio. Inoltre, molto importante è la presenza, in ogni realtà territoriale e struttura sanitaria, di un’interazione e un’interazione efficace multidisciplinare tra specialisti, come tra nefrologi- cardiologi- e diabetologi, per consentire una diagnosi precoce o mettere in atto una strategia gestionale e terapeutica della malattia. Nel Cilento, nel corso del convegno del 29 marzo svoltosi a Caselle in Pittari, che ha avuto come tema il cuore e che ha visto la partecipazione di diversi medici del territorio, è nata, per esempio, la proposta di una cattedra itinerante di specialisti, per approfondire meglio l’importante legame tra le varie aree e competenze mediche che, insieme, rendono più efficace la risposta alla domanda di salute di ogni singolo cittadino.
Scritto da Caterina Guzzo