Alle primarie del Pd anche la Provincia di Salerno riconferma Matteo Renzi alla segreteria Nazionale. Per l’ex premier è stato un plebiscito. Solo in pochissimi Comuni il suo nome non ha primeggiato sugli altri due candidati : Michele Emiliano, governatore della Puglia e Andrea Orlando Ministro della Giustizia. I dati ufficiali si conosceranno dopo che la commissione provinciale e quella regionale avranno preso visione, nelle prossime ore, dei verbali di ciascun circolo. Il verdetto arriverà in serata. Quelli ufficiosi danno: Renzi al 73,37 %, Emiliano 16,54% e Orlando 10,09% . Secondo i dati a disposizione della segreteria provinciale nei 149 seggi allestiti in altrettanti Comuni salernitani, alle urne si sono recati a votare in 48 mila. Seicento i volontari del Partito Democratico che sono stati impegnati nei seggi dalle 8 alle 20 garantendo ai cittadini la partecipazione al voto. Un diritto che è stato negato a Vibonati. Nel primo pomeriggio,infatti, le votazioni sono state sospese per questioni di politica locale. IL Presidente di seggio Manuel Borrelli avrebbe ritenuto che alcuni cittadini che si erano recati alle urne appartenessero ad altri partiti e quindi con il loro voto avrebbero inquinato il risultato. Non sapendo esattamente cosa stesse accadendo nel seggio vibonatese, la Commissione Provinciale, contattata da Borrelli, ne ha disposto la chiusura. Ora il rischio è che il voto venga annullato. Momenti di tensione si sono vissuti anche in un altro comune cilentano. A Rofrano, infatti, il presidente di seggio, l’ex sindaco Giuseppe Viterale ha vietato il voto ai consiglieri di maggioranza e ad alcuni loro parenti, fra questi il sindaco Nicola Cammarano e sua moglie. Per Viterale non potevano partecipare alle primarie perché appartenenti ad altri schieramenti politici e perché non hanno voluto sottoscrivere il manifesto del Pd. “ Il loro voto – ha detto – avrebbe inquinato l’elezione del segretario nazionale del nostro partito”. Tutto questo è stato verbalizzato. A Rofrano, comunque, al di la di questi episodi che hanno suscitato una serie di contestazioni, le votazioni si sono svolte regolarmente fino alle 20. Anche in questo caso però bisognerà attendere la decisione della commissione sulla validità dell’elezione. A Sala Consilina Renzi ha ottenuto 503 preferenze, 204 Emiliano e 91 Orlando. A Sapri su 214 votanti: 115 preferenze sono andate a Renzi, 62 al Governatore Pugliese e 37 al Ministro della Giustizia. A Vallo della Lucania : Renzi 560, Emiliano 383 e Orlando 26. Nel Golfo di Policastro l’unico comune in cui ha stravinto E miliano è San Giovanni a PIro ha incassato 635 preferenze su 703 votanti, l’ex premier se ne aggiudicate 47, 5 a Orlando. Il risultato non poteva essere altrimenti: dato che il sindaco San Giovannese Ferdinando Palazzo era candidato all’assemblea nazionale con il governatore pugliese. Quest’ ultimo ha superato l’ex premier anche a Monte San Giacomo perché con lui era candidato il vice sindaco Angela D’ Alto. Secondo i dati provvisori per l’area a sud di salerno sarebbero entrati nella nuova assemblea nazionale del Pd oltre a D’ Alto, il sindaco di Agropoli, Franco Alfieri, Anna Petrone e forse con i resti potrebbe fare ingresso anche il sindaco di Casalbuono Attilio Romano. Il risultato delle primarie a Vallo della Lucania è stato commentato positivamente dal consigliere comunale Nicola Botti “ nonostante le spaccature interne – ha detto – c’è stata una buona partecipazione. Premessa importante per la costituzione del nuovo circolo “ .
RENZI EMILIANO ORLANDO
SALA CONSILINA 503 204 91
SAPRI 115 62 37
VALLO DELLA LUCANIA 560 383 26
SAN GIOVANNI A PIRO 635 47 5