Ponte del Primo Maggio con il pienone a sud di Salerno. Spiagge prese d’assalto con alcuni temerari pronti anche a farsi il primo bagno. La qualità delle acque, le bellezze naturali, la gastronomia e non ultimi i siti culturali hanno reso il Cilento una terra da amare in questo weekend lungo, per escursioni, relax e prima tintarella. E così da Maratea fino a Capaccio sono comparsi i primi ombrelloni e i primi costumi di chi ha deciso di approfittare del sole caldo, leggermente attenuato dal vento di mare, per sfruttare la spiaggia anche come location del proprio picnic o della giornata organizzata tra amici e famiglia per stare insieme all’aria aperta. La notte del 30 aprile è stata quella che ha fatto registrare un surplus di arrivi nelle strutture ricettive del territorio, segno che si comincia a respirare aria d’estate. Buone performance un po’ ovunque. A Capaccio-Paestum ottimi i numeri raccolti da alberghi, b&b, country house, campeggi, ristoranti e agriturismi. Da un primo incrocio di dati, hanno fatto sapere dall’amministrazione comunale, si parla di circa 50mila presenze complessive. “Le spiagge libere e gli stabilimenti balneari – ha detto il Sindaco Italo Voza – sono stati affollati da tanti bagnanti, ormai la Bandiera Blu e le 4Vele Guida Blu rappresentano un richiamo riconosciuto da tutti e la qualità dei servizi sia pubblici che privati ha raggiunto livelli di eccellenza.”
Grande trepidazione,a questo punto, per il prossimo 8 maggio quando a Roma verranno consegnati i riconoscimenti Fee. Un appuntamento importante per i sindaci cilentani solitamente premiati e che quest’anno contano di vedere l’intera costa fregiarsi della Bandiera Blu, visto che, ormai è evidente, mare blu fa rima con turisti.
Ma anche i siti culturali hanno fatto al loro parte, in questo weekend, in un periodo poi in cui in generale il trend è in crescita e il turista è più consapevole e dunque le conseguenze di tutto ciò si registrano anche sul territorio. Il Parco Archeologico di Paestum sabato 29 aprile ha registrato 2522 ingressi, domenica 30 aprile 2702 e nella giornata del 1 maggio 2262, segno di un’importante fese di ripresa . In un anno il bellissimo sito ha riportato complessivamente 400 mila accessi, con un più 100 mila rispetto all’anno precedente. E le aree interne non sono state da meno. La Certosa di Padula quest’anno ha fatto numeri altissimi in alcuni casi doppiando anche i dati del 2016. Il monumento trecentesco sabato ha raccolto 772 visitatori, domenica 1024 ( l’anno scorso ne erano stati poco più di 300) e lunedì 1262, contro gli 864 dello scorso anno. L’Area archeologica di Velia, invece, tra sabato e domenica ha registrato 711 ingressi. Il primo maggio 128, quando l’anno scorso nella stessa giornata erano state 83 le persone giunte a visitare la città di Parmenide e Zenone.
Daria Scarpitta