Il prossimo 13 giugno prenderanno il via le operazioni peritali del professore di Catanzaro, il consulente nominato dal giudice del Tribunale di Lagonegro nella scorsa udienza di maggio per fare luce sulla morte della bimba di tre anni di Teggiano Aurora Babino. Si tratta della terza perizia redatta sul caso. La prima rilevò delle responsabilità a carico degli otto medici del Luigi Curto di Polla che ebbero in cura la piccola nel doppio ricovero avvenuto prima della sua morte al Santobono di Napoli nel 2011. La causa del decesso venne individuata in una disidratazione per i numerosi episodi di vomito e diarrea avuti dalla bimba. La seconda perizia, quella firmata dal dottor Alberto Villani, Direttore della U.O. di Pediatria e Malattie Infettive del Bambin Gesù di Roma, scagionò invece i sanitari e modificò anche la causa della morte, avvenuta secondo il professore perché la piccola inalò del cibo durante una crisi epilettica, di cui soffriva nell’ultimo periodo. Conclusioni troppo diverse che avevano perplesso il giudice tanto da fargli nominare un terzo perito che proprio il mese prossimo darà il via alla sua analisi . Ma la duplicità dei risultati delle perizie aveva insospettito anche i genitori della piccola che avevano controllato, attraverso il loro legale Nicola Senatore, la documentazione utilizzata riscontrando delle differenze tra la cartella clinica consegnata al dottor Villani per la perizia con quella in possesso degli stessi genitori perché data loro dall’Asl subito dopo la morte di Aurora. Una discrepanza che ha subito portato ad un nuova denuncia penale alla Procura di Lagonegro da parte dei genitori. L’esposto ha messo in evidenza ad esempio l’assenza del verbale del pronto soccorso nella cartella clinica depositata in cancelleria, alcune omissioni e alterazioni come ad esempio la presenza del grafico dell’andamento della temperatura corporea della bimba in quella del perito ma non in quella dei genitori. Tali anomalie si sono aggiunte alle perplessità del giudice nell’ultima udienza e hanno riaperto per l’ennesima volta il caso. L’attenzione ora, sia della difesa degli imputati che dei legali della famiglia Babino, è tutta puntata al 13 giugno e all’avvio della terza perizia.
Daria Scarpitta