Fissate le modalità di intervento sui terreni del Vallo di Diano inseriti nell’inchiesta Chernobyl. Dopo il sopralluogo di ieri mattina, le commissioni regionali “anticamorra” ed “ecomafia”, presiedute da Gianfranco Valiante e Antonio Amato hanno partecipato all’incontro conclusivo tenutosi presso il Comune di Sant’Arsenio con i Sindaci interessati, i tecnici comunali, il presidente della Comunità Montana Vallo di Diano , Le associazioni e i cittadini e hanno deciso di allertare immediatamente l’assessorato all’ambiente della regione Campania perché proceda ad incaricare l’Arpac per l’esecuzione nelle aree interessate indagini e carotaggi per verificare l’eventuale presenza di rifiuti e definirne la tipologia e l’eventuale pericolosità. L’Arpac che ieri era presente all’incontro con il Dirigente Scoppa dovrà dal canto suo poi predisporre un piano di azione che fissi tempi e natura degli interventi. Resta il grosso punto interrogativo su se poi questa operazione andrà in porto e entro quando, perché del resto, come specificato dagli sterssi presidenti di commissione ieri, loro hanno solo potere di pungolo, poi spetta alla Regione intervenire e rendere disponibili anche le risorse necessarie alle indagini tecniche ed eventualmente alle successive opere di bonifica, tematica questa dei fondi molto delicata in tale momento di crisi. Tuttavia almeno l’impegno delle due commissioni c’è stato . Anche il deputato Simone Valiante che ieri ha fatto sapere di non poter partecipare al sopralluogo si è però associato alle preoccupazioni dei cittadini e ha espresso la sua disponibilità affinché della questione venga interessato anche il Parlamento La speranza è che tutto si sgonfi e che davvero nel Diano non siano avvenuti sversamenti nocivi, ma al momento resta il dubbio e l’angoscia nei cittadini valdianesi che devono convivere con le notizie allarmanti fino ad ora emerse dal processo Chernobyl.
Daria Scarpitta