Centinaia di intercettazioni raccontano di come e quanto si era diffuso il giro di prostituzione nel Cilento che ieri mattina ha portato al sequestro di due locali notturni e all’arresto di sette persone. A loro i carabinieri del comando provinciale diretti dal tenente colonnello Francesco Merone sono giunti dopo una lunga e delicata attività investigativa . Associazione per delinquere finalizzata all’induzione, al favoreggiamento e allo sfruttamento della prostituzione di donne italiane e straniere, in massima parte provenienti dall’est Europa o dal Sud America, i reati contestati a Pasquale de Stefano, eugenio Russo Luciano Aliberti, Aldo Giordano, Ella Aron, Fabio e Mario Citro. E proprio l’arresto di quest’ultimo, 71enne di Vallo della Lucania, ha destato non poco clamore in quanto insospettabile ed ex carabiniere in pensione. Ma non è tutto dal momento che individuati gli artefici del giro ora gli inquirenti starebbero concentrando le attenzioni sui frequentatori dei locali, su coloro che ripetutamente oltre ad ascoltare musica e a consumare qualche bevanda, avrebbero chiesto e ottenuto notti di sesso, in cambio di denaro, con le ragazze che venivano di volta in volta reclutate dai sette ora arrestati e tutti residenti tra i comuni di Vallo della Lucania, Agropoli e Casalvelino. Alcuni clienti, dopo l’ok dei gestori del Malibù e dell’Exclusive Disco, avrebbero contattato direttamente le donne in mostra nei club privè, avanzando, così, le loro ardite richieste. Poi, alcuni, se le sarebbero portate, addirittura a casa, come si evince da alcune intercettazioni telefoniche, o, in altri casi, avrebbero utilizzato alcuni locali messi a disposizione, pare, anche dalla stessa organizzazione sgominata all’alba di ieri dai carabinieri con il coordinamento della procura vallese, diretta dal dottor Giancarlo Grippo e dal pubblico ministero, titolare del procedimento, Valeria Palmieri. Le indagini come detto continuano per vagliare le posizioni di diverse persone.
Roberta Cosentino