In quinta commissione sanità della regione Campania i Sindaci di Sapri e Polla hanno chiesto la revoca del decreto che sopprime i punti nascita nei loro comuni o la deroga per entrambi. Dalla commissione hanno ottenuto le risposte che ribadisce da giorni il presidente regionale Vincenzo De Luca . “ La revoca non è possibile, la deroga è stata già chiesta e il 5 dicembre sarà presentato al Governo un nuovo piano ospedaliero che prevede il potenziamento dei due ospedali attraverso la loro trasformazione in Dea di Primo Livello” . Tutte assicurazioni che continuano a dare fiducia agli amministratori comunali. Che ora attendono il nuovo piano sul quale il Governo dovrà pronunciarsi entro il prossimo 15 dicembre. Solo allora si saprà se sarà accolto oppure no e solo allora probabilmente le istituzioni locali decideranno se agire di forza contro la chiusura dei reparti di maternità. I comitati di lotta per il momento sono in stand by. Sono in corso una serie di riunioni dalle quali, sia a Sapri che a Polla, stanno venendo fuori idee contrastanti su come procedere nella lotta. Chi spinge per azioni eclatanti chi invece per manifestazioni pacifiche. Intanto a Sapri dovrebbe tenersi nei prossimi giorni, probabilmente sabato, un incontro pubblico per illustrare alla Città i passaggi istituzionali che hanno portato alla chiusura del punto nascita e le iniziative attuate fino ad oggi per fare in modo che questo non avvenga. Per il momento l’unico dato certo è che dal primo gennaio non si potrà più nascere a Sapri e Polla e che la regione e il governo continuano a rimpallarsi le responsabilità. Responsabilità che di fatto dal 5 dicembre dalla regione passeranno al Governo che sarà chiamato a decidere sulla richiesta di deroga e sul nuovo piano ospedaliero. Un gioco che sta spiazzando sindaci e comitati.
antonietta nicodemo