“ Scorreremo la graduatoria. Certamente troveremo i due radiologi per Sapri. Uno in realtà è già atteso per il 16 novembre ” . Il direttore generale dell’Asl di Salerno Antonio Giordano interviene sul caso dei due medici vincitori di concorso che avevano rifiutato la sede dell’Immacolata. Per il manager ci sono i tempi tecnici da rispettare, quelli che servono per gli atti pubblici, visto che i candidati hanno un mese di tempo per presentare rifiuto formale, poi bisogna scorrere la graduatoria, comunicare agli altri idonei, e attendere la risposta…, ma non c’è dubbio che tutto si sistemerà ecco perché Giordano esprime stupore verso il clamore mediatico alimentato dalla notizia. “ Non capisco il perché di tutto questo. – ha detto alla nostra emittente – Mi rendo conto dei disagi che sta vivendo il reparto. Ma per anni in questo ospedale si è lavorato con un solo radiologo e nessuno ha detto nulla . Ora sono incomprensibili questi attacchi dopo che è stato fatto il concorso. Non capisco neppure le dichiarazioni del sindaco di Sapri”.
Il primo cittadino Antonio Gentile nei giorni scorsi aveva commentato la notizia con una nota ufficiale “È inaccettabile e oltremodo vergognoso – aveva scritto- che dei medici, vincitori di concorso, possano arrogarsi il diritto di scegliere dove e come prestare servizio. I medici, prestando il giuramento di Ippocrate, assumono un impegno di servizio nei confronti della collettività che va oltre le mere esigenze private e di carriera.Spero e lotterò affinché l’ASL, che nelle sedi istituzionali continua a ricordarci “l’importanza strategica” del nostro presidio, adotti dei provvedimenti esemplari nei confronti di chi è venuto meno al proprio dovere.” Ora arriva la replica di Giordano : “ Quali ulteriori provvedimenti deve assumere l’Asl?- ha detto- Abbiamo formalmente individuato e iscritto i posti che riguardano l’ospedale di Sapri, abbiamo effettuato il concorso. I vincitori avevano a disposizione dieci sedi. E’ rimasta solo quella di Sapri, è vero ma chi rifiuta, liberissimo di farlo per motivi che sono personali, rinuncia al concorso definitivamente . Non capisco cosa va fatto di più. Le norme le ha costruite lo Stato e noi le rispettiamo. Questa è una battaglia che eventualmente va fatta ad un altro livello” – ha concluso.
Ci sono dunque altre altre 60 persone in graduatoria e per il manager, sia pure con i tempi necessari, i radiologi per Sapri si troveranno sicuramente.
Daria Scarpitta