Il Consiglio Regionale della Campania ha approvato venerdì scorso il Collegato alla stabilità regionale per il 2017 e ha detto così anche un no chiaro e importante alle trivellazioni nel Vallo di Diano. Il provvedimento, infatti, riunisce in sé una serie di misure di vario genere e relative a diversi settori tra cui figurano anche le “Misure in materia di tutela delle risorse idriche regionali”. In questo provvedimento, poi approvato, si vieta la prospezione, la ricerca, l’estrazione e lo stoccaggio di idrocarburi liquidi e gassosi nelle aree dei bacini idrografici dell’Appennino meridionale così come perimetrate nel Piano di Gestione delle Acque. Il maxiemendamento proposto dal governatore De Luca fa suo quanto già approvato dalla Commissione Ambiente della Camera e, nell’evitare qualsiasi attività petrolifera che possa interferire e creare danno alle falde acquifere, va a tutelare tutto l’Appennino campano e in particolare, il bacino del Sele e del Tanagro e il Vallo di Diano. La disposizione è una risposta alle continue battaglie e invocazioni arrivate da questi territori e nello specifico dal Diano proprio dopo la nuova istanza denominata “Monte Cavallo” presentata dalla Shell. “ Il Pd del Vallo di Diano – ha detto il coordinatore Mimmo Cartolano – esprime grande soddisfazione per l’approvazione del Collegato alla finanziaria e, in particolare, dell’articolo 30 che esclude le trivellazioni per il nostro territorio. Impegno preso e mantenuto dal governatore De Luca e dal Presidente della Commissione Bilancio Picarone. Questa – ha concluso Cartolano – è la politica del fare e non delle chiacchiere. Ascoltare il territorio ed agire con fatti concreti!”
Daria Scarpitta