Resta impigliato in una rete da pesca e muore. Tragico destino per il sub 65enne Eustachio Sorvillo.

Quella che sembrava una semplice operazione di recupero di una rete incagliata nelle profondità del mare, si è invece trasformata in una tragedia. Venerdì mattina, a largo di Licinella, a Capaccio Paestum, ha perso la vita Eustachio Sorvillo, sub esperto 65enne, originario di Eboli ma residente da tempo ad Agropoli. L’uomo era stato contattato da due pescatori che a bordo di un peschereccio, si sono accorti che la loro rete da pesca non veniva su e hanno chiesto l’aiuto del sub che si è subito offerto di aiutare i due per disincagliarla. Sorvillo, una volta salito sull’imbarcazione, ha indossato muta e pinne e si è immerso con una bombola d’ossigeno, ma qualcosa è andato storto. Non vedendolo più risalire, i due pescatori rimasti sull’imbarcazione hanno allertato i soccorsi, che una volta calatisi nelle acque cilentane, hanno trovato l’uomo privo di vita a una profondità di 25 metri, con i piedi impigliati nella rete, le gambe bloccate e la bombola di ossigeno vuota. E’ probabile che Sorvillo, nel tentativo di disincagliare la rete da pesca, ne sia rimasto a sua volta intrappolato e nel cercare di liberarsi abbia poi esaurito tutto l’ossigeno a sua disposizione. Altra pista seguita dagli inquirenti, è che l’uomo abbia avuto un malore durante l’immersione. Toccherà ora all’autopsia stabilire le cause del decesso del sommozzatore: la salma di Sorvillo, infatti, è stata sequestrata e si trova attualmente all’obitorio del “Ruggi” di Salerno in attesa dell’esame autoptico. Un drammatico destino per il 65enne, sub esperto e molto apprezzato nel Cilento per la sua professionalità. Considerava il mare come la sua seconda casa, ma proprio nel suo amato mare ha perso la vita.