Emergono ulteriori dettagli sull’operazione antidroga effettuata all’alba di martedì nel Cilento. Dietro le sbarre è finita un’intera famiglia: l’agropolese Maria Castellano, il figlio 26enne Carlo Michele Omobono, entrambi familiari dell’omonimo boss ergastolano di Castellammare di Stabia, e il compagno della 53enne di Agropoli, Filippo Gregorio, originario di Capaccio. Per altre tre persone, invece, alcune delle quali di origine tunisina, è scattato il divieto di dimora.
Stando alle ricostruzioni degli inquirenti, gli indagati avrebbero costituito tra gennaio e giugno 2023 una fitta rete di spaccio di cocaina alle porte del Cilento, da Agropoli a Castellabate, da Montecorice a Capaccio, passando per Roccadaspide e Torchiara. Alla famiglia arrestata sono stati contestati provvisoriamente ben 17 episodi, mentre al gruppo tunisino 12, e pare che il legame tra i due sia la compravendita di una Smart: secondo quanto ricostruito la famiglia della Castellano, a marzo scorso, avrebbe ceduto 10 grammi di cocaina a uno dei tunisini indagati come parziale corrispettivo dell’acquisto dell’auto, fresca di immatricolazione.
Omobono, inoltre, è indagato anche per tentata estorsione. Pare infatti, sulla base di intercettazioni telefoniche, che il 26enne abbia minacciato più volte un cliente che non aveva saldato i debiti per la cocaina acquistata in passato.
Ora si attende il 22 febbraio per gli interrogatori di garanzia.