Avviata la procedura per il licenziamento collettivo. Centocinque operai restano a casa. Oltre 6 mln il debito maturato.
La mannaia dei tagli si abbatte su 105 lavoratori che a breve perderanno il già misero posto di lavoro. Sembra ormai destinata a chiudersi così,infatti, nonostante le tante promesse la partita che ha visto schierati da un parte i vertici della Ergon, dall’altra parte gli operai addetti alla raccolta dei rifiuti in molti comuni del Vallo di Diano e del Golfo di Policastro. La spa, ha, infatti avviato le procedure per chiudere i battenti e con essa l’iter per il licenziamento collettivo. La comunicazione di cessazione del rapporto è stata effettuata, così come prevede la normativa vigente, tramite una lettera, tre pagine, firmata dal custode giudiziario della Ergon , Giovanni Siano e dall’amministratore delegato e inviata anche alla Giunta della Regione Campania, ai sindacati e all’Inps. Dalle tre pagine di cui è composta l’articolata missiva, si evince, che si è giunti a tale drammatico epilogo per un affannoso effetto domino. “Il ritardo dei pagamenti delle amministrazioni clienti della nostra società, si legge nella lettera, si ripercuote sul nostro equilibrio finanziario. La situazione debitoria è di sei milioni di euro, ovvero il doppio del fatturato annuo. Per questo motivo, si legge ancora nella nota, appare comprensibile la decisione di procedere ad una cessazione definitiva delle attività produttive” . resta ora da vedere cosa succederà a partire dal 30 giugno, vale a dire da quando i comuni dovranno procedere autonomamente alla gestione del ciclo dei rifiuti.
Roberta Cosentino