Sono stati raccolti circa 800 euro per Diouf Mbaie, il 26nne senegalese che da una ventina d’anni viveva a Padula, deceduto nella notte tra venerdì e sabato all’ospedale di Sapri dopo una grave malattia. La colletta, indetta nei giorni scorsi da Sapridemocratica per esaudire l’ultimo desiderio del giovane, quello di tornare in Africa nel suo paese d’origine, ha cominciato a darei suoi primi frutti grazie alla solidarietà della popolazione saprese. Ma il traguardo è ancora lontano. Ci vogliono circa 3000 euro per il trasferimento in Senegal della salma che al momento riposa ancora all’ospedale di Sapri, lì dove Diouf ha esalato l’ultimo respiro assistito dal padre, anche lui da anni in Italia, dal personale del reparto di Medicina e dai volontari dell’AVO. Una storia tragica che ha commosso tutti, quella di Diouf, arrivato che era ancora bambino in Italia, dove il padre faceva l’ambulante e dove il ragazzo ha vissuto la sua breve vita integrandosi e operando nella comunità fino a che la malattia non se lo è portato via. Negli ultimi istanti di lucidità Diouf ha parlato in videochiamata con la madre e il resto della sua famiglia, rimasti in Senegal senza poterlo perciò abbracciare per l’estremo saluto. Con ogni probabilità ci vorrà almeno un’altra settimana per consentire il disbrigo di tutte le pratiche per il rimpatrio di Diouf e del padre. Un tempo ragionevole per attivare la solidarietà del Golfo e consentire di racimolare la cifra necessaria a realizzare il sogno del giovane: tornare nella sua Africa, riunirsi ai suoi cari, terminare il suo percorso di vita lì dove tutto è iniziato. Chi volesse partecipare con un piccolo gesto alla campagna può contattare Sapridemocratica e il referente Luigi Conticelli al numero 3396121625.
Daria Scarpitta