Confermata anche in secondo grado dalla Corte d’Assise d’Appello la sentenza di condanna a 14 anni di reclusione per il meccanico di origine rumene Florin Nutu, ritenuto responsabile dell’assassinio del pensionato di Roccagloriosa Vincenzo Caruso. Questa mattina si è svolta la discussione a Salerno. Il Collegio ha rigettato il ricorso del legale dell’imputato , l’avvocato Li Piani, che aveva chiesto che Nutu rispondesse di eccesso colposo di legittima difesa o di omicidio preterintenzionale ed ha emesso la sentenza di condanna per omicidio volontario senza il riconoscimento delle attenuanti generiche riconoscendo, inoltre, il rimborso delle spese per le parti civili, difese dagli avvocati Vincenzo Speranza e Salvatore Paradiso. Anche in secondo grado è stata ripercorsa la vicenda avvenuta il 29 novembre 2016. Seguendo il racconto che alla fine lo stesso Nutu fece agli inquirenti quando lo prelevarono dal sui alloggio di fortuna a Policastro Bussentino, il meccanico si recò durante la notte presso l’abitazione del settantasettenne a Roccagloriosa, attese che arrivasse e, a seguito di una lite per un debito di 500 euro mai pagato dopo che erano stati effettuati dei lavori all’auto del pensionato, si scatenò l’ira di Nutu che con una zappa bidente colpì a morte Caruso che venne rinvenuto solo diverso tempo dopo. Il movente raccontato dal meccanico non ha mai davvero convinto i giudici, né gli avvocati di parte civile che dimostrarono con delle ricevute che del denaro era stato corrisposto dal pensionato a Nutu, ma ciò di fatto non cambia i termini del processo che ora è arrivato alla sentenza di secondo grado. Il rumeno, che scelse di essere giudicato con rito abbreviato ottenendo così uno sconto di pena, dall’epoca dei fatti è ancora ristretto nel carcere di Fuorni. Fra 60 giorni verranno pubblicate le motivazioni della sentenza d’appello. ( Notizia di lunedì 27 maggio).