Non accenna a diminuire a Rofrano la polemica sul caso penale di presunta pedopornografia che coinvolge il sindaco Nicola Cammarano. A tenere viva l’attenzione è il suo oppositore, il capogruppo di minoranza ed ex sindaco Giuseppe Viterale che torna a dare battaglia con una lettera aperta affissa nella piazza centrale del paese . Ad aver alimentato nuovamente le fiamme attorno la vicenda, la richiesta del primo cittadino nell’ultima udienza tenutasi a Vallo della Lucania, di essere ascoltato a porte chiuse. Viterale, che si era recato in tribunale proprio per conoscere la versione dei fatti del sindaco, si era trovato ad essere allontanato dall’aula e a non poter assistere allo svolgimento dell’udienza e aveva già manifestato il suo disappunto. Ora, ha messo tutto nero su bianco ripercorrendo alcuni momenti del,a vicenda. “Il 19 febbraio 2015 – si legge nella lettera rivolta al sindaco Cammarano – ti avvalevi della facoltà di non rispondere dinanzi all’Autorità Giudiziaria; dopo la scarcerazione, adottavi la strategia del silenzio anche dinanzi ai nostri concittadini e in consiglio comunale, il 1 dicembre 2016, a fronte dei numerosi file raccolti dalla Guardia di Finanza, non muovevi alcuna osservazione;da ultimo, il 19 ottobre 2017, hai chiesto ed ottenuto di essere esaminato a porte chiuse, così perdendo un’altra preziosa occasione per far luce sulla tua oscura posizione ed impedendo a noi cittadini, da te amministrati, di conoscere la verità. Che fine hanno fatto la trasparenza, il palazzo di vetro, la democrazia, “i piedi scalzi” e la tanto decantata dirittura morale? – scrive Viterale nel manifesto – Cosa nascondi, Cammarano?Raccontalo ai Rofranesi, liberati di questo fardello!”. Viterale nella lettera si libera delle accuse e non demorde: “ La teoria del complotto è miseramente fallita e sarà arduo per te trovare altri capri espiatori a meno che tirerai fuori dal cilindro il già ventilato “uso promiscuo”! Io ripongo grande fiducia nella Magistratura. Appuntamento a giovedì 21 dicembre”. E’ la data della prossima udienza. E a quanto pare Viterale non vuole mancare.
Daria Scarpitta