Si svolgerà nel pomeriggio di martedì l’autopsia sul corpo di Pietro Pica, il 34enne di Sala Consilina morto domenica in un incidente di caccia a causa di un colpo esploso dal fucile del fratello minore. Il medico legale Adamo Maiese assumerà l’incarico per chiarire meglio la dinamica della tragedia compiutasi in località Sito Alto, zona montuosa alle spalle di Sala Consilina. Lì, come spesso accade in questo periodo, domenica era in corso una battuta di caccia al cinghiale a cui aveva preso parte Pica, appassionato di attività venatoria come suo padre e i suoi fratelli. Secondo una prima ricostruzione, pare che la squadra, composta anche dal 34 enne, avesse appena ricevuto la segnalazione del passaggio del cinghiale. Più di una testimonianza combacerebbe circa l’effettivo avvistamento dell’ungulato. Il compito di sparare era stato affidato in quel caso al fratello minore di Pica. Quando questi ha premuto il grilletto, però, fatalmente e per cause ancora in corso di accertamento, sulla traiettoria si sarebbe trovato il congiunto che in quel frangente era disarmato avendo il compito di condurre i cani. Il colpo sparato da una carabina ha attinto il 34enne al torace dall’alto verso il basso. Per Pietro Pica non c’è stato più nulla da fare. Una morte improvvisa, assurda, un grande dolore che ha sconvolto due famiglie e un’intera comunità. L’incidente sarebbe avvenuto intorno alle 15.30. Sul posto sono subito intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Sala Consilina e un’ambulanza del 118 con cui il corpo dell’uomo è stato trasportato al Curto di Polla dove si trova tuttora in attesa dell’autopsia e delle successive decisioni del giudice. Al momento nei confronti del fratello della vittima, indagato per omicidio colposo, non sono stati assunti provvedimenti. Pietro Pica era un lavoratore, proveniva da una famiglia di artigiani, faceva l’elettricista. Lascia la moglie e tre figli piccoli. Inconsolabile il loro dolore, come quello dei genitori dell’uomo, della sorella e dei due fratelli. Questo è il secondo incidente di caccia mortale sul nostro territorio nel griro di pochi mesi. A fine settembre a perdere la vita a Vibonati fu il 55enne Michele Quintiero . Fatale fu un colpo sparato da un suo compagno di caccia di 39anni.
DARIA SCARPITTA