Nel volume l’autore ripercorre 50 anni di storia di Sala Consilina, dal 1750 al 1800 e contribuisce a delineare il vasto affresco storico di una nazione, consentendo di ricostruire pezzo per pezzo il quadro generale di un’epoca. I 5 capitoli del volume sono dedicati rispettivamente alla “Situazione Socioeconomica di Sala Consilina nella seconda metà del Settecento”, a “La Parrocchia di Santo Stefano: sua amministrazione e riflessi sulla vita economica e sociale di Sala Consilina”, a “Il Tumulto del 17 Marzo 1766”, all’ “Orizzonte Intellettuale”, e a “I Fatti del ’99”.
La situazione socioeconomica di Sala Consilina nella seconda metà del Settecento rispecchia e riassume tutta quella del Vallo di Diano, e si inserisce per le prospettive e per i riflessi nella struttura sociale che caratterizza il Regno di Napoli. Il popolo, analfabeta e legato a condizioni estremamente tristi, riceve salari di fame e per evitare il peggio è costretto ad accettare contratti, per il fitto o subaffitto dei terreni, ad un prezzo troppo alto per tentare non tanto una scalata sociale quanto un’esistenza meno disagiata. Avvilito per la mancanza di prospettive più idonee, accetta il presente e lo difende, perché ha paura di perdere anche il minimo di sicurezza, o meglio di insicurezza. Si attesta insomma su posizioni del vivere concreto ed accetta con fatalismo le sue disavventure, sopportandole come un segno del destino per la sua classe.
Il libro “Sala Consilina nella seconda metà del ‘700” è edito dal Centro Studi e Ricerche “Radici” di Montesano sulla Marcellana, ed è stato pubblicato a cura della BCC di Sassano e con il contributo del Comune di Sala Consilina.