E’ il secondo comune d’Italia ad aderire al progetto ambizioso dell’associazione Luca Coscioni contro le barriere architettoniche. Il Comune di Sala Consilina con il sindaco Francesco Cavallone ha accettato con coraggio una sfida non proprio semplice: quella di venire incontro ai cittadini con disabilità o alle fasce deboli per rendere la città più vivibile. Nell’aula consiliare è stata presentata la app “No barriere” al centro del progetto arrivato a Sala Cosilina attraverso l’avvocato Franco Di Paola noto anche per essere referente sul territorio dell’associazione Coscioni. E intorno al tavolo vi erano proprio il sindaco Cavallone, L’avvocato Di Paola, il consigliere Elena Gallo e il dirigente dell’area tecnica Attilio De Nigris. La App “No Barriere“ è un servizio gratuito che l’Associazione Luca Coscioni mette a disposizione dei cittadini, per ottenere l’eliminazione delle barriere architettoniche, attraverso la loro identificazione e segnalazione alle autorità competenti. La App è disponibile su Google play e App Store e il suo utilizzo è molto semplice e immediato: una volta registrato, l’utente deve fotografare la barriera e caricare lo scatto sulla App, insieme all’indirizzo esatto del luogo dove è stata rinvenuta. Esiste anche la possibilità di usufruire del servizio attraverso il Web. In questo modo la barriera viene segnalata al sistema e automaticamente geolocalizzata nella mappa. La segnalazione viene inviata direttamente al Comune ed ha valore di diffida , cioè entro 30 giorni l’Ente dove provvedere ad eliminarla, aggirarla o comunque a dare una risposta al disagio dei cittadini. Un’azione non così facile ed immediata, tanto più se si pensa che molti Comuni hanno ancora tanto da fare sul tema dell’abbattimento delle barriere architettoniche. E infatti, anche se la app è richiestissima, al momento sono solo due i Comuni italiani ad aver aderito al progetto, cosa che già di per sé testimonia comunque la volontà di essere vigili sul problema. “ E’ un atto di civiltà – ha detto il sindaco Cavallone- di sensibilità nei confronti di chi ha difficoltà motorie, disabilità o anche semplicemente nei confronti di anziani e fasce deboli. La nostra speranza è, però, che questa app venga utilizzata con buon senso, senza eccessi o strumentalizzazioni”.
Daria Scarpitta