Le panchine dove a lungo hanno sostato i viaggiatori, gli strumenti che consentivano la comunicazione e il passaggio dei treni, le divise dei ferrovieri dell’epoca, e tanti documenti cartacei che ripercorrono come il sogno del treno è arrivato a Sala Consilina. E’ stata inaugurata sabato scorso presso l’Auditorium di Via Cappuccini la mostra storico-documentaria dal titolo “La ferrovia Sicignano-Lagonegro in agro di Sala Consilina”, la costruzione di un percorso narrativo durato un secolo, dal 1886 quando la ferrovia arrivò a Sala Consilina e rispose così ad un’esigenza e ad un desiderio che a tanti sembrava inarrivabile, fino al 1987, anno in cui fu dimessa. La storia di un tronco ferroviario interrotto, ma mai ufficialmente oppresso. A rendere possibile questa iniziativa fortemente voluta all’Amministrazione Comunale e dall’Assessore alla Cultura Gelsomina Lombardi è stato il lavoro paziente di Antonio Carlomagno e Michele Esposito che sono riusciti a riunire tutto quanto ora si può osservare nella mostra anche in un volume, completo di allegati, edito dalla Biblioteca Comunale. L’esposizione si condensa di atti cartacei riesumati dall’Archivio Comunale, l’Inventario del Fondo Ferrovia è costituito ad oggi da ben 1340 documenti, e di immagini quasi cinematografiche fornite da alcuni cittadini e che accompagnano i testi, come questo plastico che quasi proietta il visitatore in quella che doveva essere Sala a quei tempi, con il profilo segnato dal passaggio di un trenino che purtroppo i più giovani non hanno mai visto . Oltre a mostrare le emozioni provate e gli sforzi compiuti un secolo fa per veder realizzata la ferrovia, la mostra racconta storie e personaggi che hanno animato questa avventura con un occhio di riguardo alla
vita della tratta ferrata nel territorio salese. Un percorso testuale e visivo , finanziato dalla Regione Campania, che è il primo di tre micro-programmi di animazione bibliotecaria e di studi di storia locale con il quale l’amministrazione intende valorizzare l’archivio storico comunale e
consentire al pubblico una maggiore fruibilità del suo patrimonio. Come ha tenuto a specificare il Sindaco Cavallone, la mostra ha però solo un significato storico e culturale. “Abbiamo voluto dare valore ad un materiale che possedevamo- ha detto- raccontare come si è arrivati a questa
costruzione, senza nessun altro intento relativo al futuro della tratta che è e resterà un sogno”. L’esposizione sarà aperta fino al prossimo 10 gennaio negli orari della Biblioteca comunale o si potranno preventivare con il Comune ulteriori orari di visita.
Daria Scarpitta