L’amministrazione comunale di Sala Consilina, dopo i ripetuti attacchi del capogruppo di minoranza Angelo Paladino, rompe il silenzio e lo fa replicando punto per punto alle accuse, non lasciando spazio ai fraintendimenti. Il sindaco Gaetano Ferrari, in un comunicato diffuso alla Stampa, si sofferma innanzitutto sull’orami ben nota mancata approvazione del rendiconto di gestione da parte dell’assise e sulla successiva diffida da parte del Prefetto Gerarda Maria Pantalone. Il rappresentante di governo, infatti son una nota protocollata lo scorso nove maggio al Palazzo di città, aveva minacciato lo scioglimento del civico consesso se entro 20 giorni dal ricevimento della missiva non fosse stato approvato il rendiconto. Sforati i termini Paladino era partito all’attacco, evidenziando anomalie e abusi da parte del governo cittadino. Niente di tutto ciò secondo la maggioranza Ferrari, “ la Giunta, si legge nella nota, immediatamente dopo la comunicazione del Prefetto ha provveduto ad approvare il conto consuntivo, tanto che gli atti sono stati tempestivamente inviati in Prefettura. Per questo, viene precisato nel comunicato, i termini della diffida sono slittati e di conseguenza il consiglio comunale è stato legittimamente convocato per il quattro giugno senza eludere alcuna norma o violare alcuna legge, tanto che la correttezza dell’iter amministrativo sarebbe stata suffragata anche dalla stessa Prefettura. Il governo Ferrari, replicando sempre alle dichiarazioni rese dal Consigliere di minoranza, Angelo Paladino, ha, poi, posto l’accento sulla questione Tarsu. “ Non vi è stato alcun aumento delle tariffe, si legge nella nota Stampa, anzi stiamo lavorando per tentare di evitare gli aumenti che lo Stato centrale intende applicare con la Tares. Nessuna responsabilità del governo cittadino nemmeno per l’invio delle bollette con cartelle esattoriali: “ Tutto è scaturito, si legge nel comunicato, dalle disposizioni del passato governo in riferimento ad Equitalia. Ritirate le convenzioni con gli Enti locali a far data dal primo gennaio, la società non ha potuto inviare l’avviso bonario, ma direttamente le cartelle esattoriali. Da quest’anno, invece, scrive il gruppo Ferrari, gestiremo direttamente il tributo, oppure valuteremo l’ipotesi di effettuare una gara per la gestione e la riscossione degli stessi tributi. La maggioranza consiliare di sala Consilina chiude con una pungente battuta: Paladino continua a divulgare inesattezze con la speranza che qualcuno lo ascolti, ma è una cosa difficile ed improbabile visto che ormai nemmeno i suoi compagni di viaggio lo seguono più”.
Roberta Cosentino