14 artisti salesi mettono in piedi uno spettacolo dedicato alla Libertà in occasione delle celebrazioni del 25 aprile ma non ottengono l’autorizzazione per il teatro cittadino “Mario Scarpetta” e si accasano al Cineteatro Totò di Sassano aprendo il fronte della discussione. Sono i paradossi di questo piccolo angolo di mondo che dopo aver penato molto per vedere un teatro, ora ne ha talmente tanti da potervi ambientare perfino nuove polemiche. A far venire alla luce la vicenda gli stessi artisti coinvolti che avrebbero raccontato tutta la storia. In pratica una locale associazione, vicina al Gruppo Positivo ma senza intenti politici, si sarebbe data da fare per organizzare una celebrazione del 25 aprile con una serie di eventi e uno spettacolo finale messo in scena gratuitamente da artisti salesi tra danza, canto, parole e musica con l’intento di destinarne il ricavato all’acquisto di libri da donare alle scuole di Sala, nella consapevolezza che il libro è uno dei principali veicoli della libertà. Ebbene, dopo aver incassato verbalmente una prima disponibilità del Comune,secondo quanto raccontato dagli artisti coinvolti, non sarebbe arrivata l’autorizzazione scritta per l’utilizzo del teatro comunale, ma anzi proprio a pochi giorni dalla manifestazione ci sarebbe stato il diniego ad ospitarla. Di qui la decisione degli artisti di rivolgersi al vicino Comune di Sassano per poter esprimere la loro arte nel teatro del posto, richiesta subito accolta. Un fatto che con ironia viene messo in scena nello spot girato per l’evento.
“Lo spettacolo è stato spostato in un altro luogo – ha scritto anche il rapper salese Ness su Fb- perché l’amministrazione non ha dato il via libera alla cosa e in più sará l’amministrazione stessa a regalare i libri alle scuole e non più l’associazione.” Eh sì perché nel frattempo proprio il Comune di Sala Consilina ha pubblicizzato una serie di iniziative previste per il 25 aprile e tutte volte a rimpinguare di libri sulla libertà, la Liberazione e i partigiani le biblioteche delle scuole cittadine. “ Ci fa comunque piacere -dice Enzo D’Arco- il nostro obiettivo, che era quello di donare dei libri, è stato raggiunto, anche se forse l’idea era di altri. D’altra parte il successo del nostro spettacolo che ha visto il teatro di Sassano pieno, con spettatori accalcati in piedi, dimostra che il territorio ha una grande voglia di cultura, di condivisione ,di una politica che apra le porte a ciò che di buono c’è.” Meno diplomatico Ness che scrive rivolgendosi direttamente all’amministrazione di Sala Consilina: “Si parla di libertà e prospettive culturali per i giovani, quando poi gli artisti li hai (uniti e compatti e giovani) con uno spettacolo pronto ad essere messo in scena, ma che non si farà… a Sala. Sono convinto che questa amministrazione saprà scegliere per tutta la popolazione chi può esprimere cultura e chi no.”
Daria Scarpitta