Bisognerà attendere altri 10 o 15 giorni per sciogliere ogni dubbio sulle future sorti del Tribunale di Sala Consilina. Sarà necessario infatti che venga depositata la sentenza della Corte Costituzionale dopo la discussione del ricorso presentato dall’Ordine degli Avvocati di Sala Consilina che ha avuto luogo ieri. I legali salesi si sono avvalsi per l’importante difesa del loro Tribunale dell’opera professionale del professor Acquarola. E’ stato lui a prendere la parola davanti alla Corte , tenendo una vera e propria lezione di diritto costituzionale, rispetto ad altri interventi, che come sottolineato dagli stessi giudici, erano più basati sul merito, come se gli avvocati si trovassero di fronte ad un giudice ordinario, che non sulla costituzionalità. Il professor Acquarola ha concluso il suo discorso in maniera molto netta. “Siete davanti ad un’alternativa- ha detto ai componenti la Corte Costituzionale – O stracciare la Costituzione e andare avanti come se nulla fosse accaduto oppure accogliere la questione ritenendo illegittima la norma che modifica la geografia giudiziaria”. Sono state proprio queste parole ad essere considerate importanti dal Presidente dell’Ordine salese, l’avvocato Michele Marcone. “Sono fiducioso – ha detto oggi commentando la discussione dinanzi alla Corte – L’intervento magistrale del prof. Aquarola ci dà grandi margini” Ora si tratta dunque di attendere per il responso finale che se dovesse propendere per l’incostituzionalità della norma taglia-tribunali finirebbe per favorire anche ad altri presidi di giustizia minori interessati dal decreto, ma ieri non intervenuti in giudizio con un proprio ricorso. Per il Tribunale di Sala si è arrivati dinanzi alla Corte Costituzionale perché due avvocati consiglieri dell’Ordine , De Paola e Gentile, hanno sollevato la questione di legittimità costituzionale davati alla dr.ssa Cioffi nell’ambito di un procedimento penale e il giudice ha ritenuto la questione rilevante.
Daria Scarpitta